Calexico: ‘The Thread That Keeps Us’ (City Slang, 2018)

22 anni di carriera e nono album in studio per Joey Burns e John Convertino, sempre accompagnati da un copioso combo di musicisti. Ed è proprio il suono ‘da band’ che caratterizza ‘The Thread That Keeps Us‘. I Calexico, inizialmente, almeno nelle prime tre tracce, sembrano aver virato verso l’indie-rock propriamente inteso: ‘End Of The World With You‘ ricorda i Broken Social Scene, ‘Bridge To Nowhere‘ addirittura i Radiohead. Parrebbe una festa per chi come il sottoscritto non ama troppo i cliché tex-mex che hanno sempre farcito i dischi della band di Tucson come il ragù le lasagne.

Purtroppo non è così: Joey & John, anche a questo giro, decidono di non far mancare le commistioni ‘di confine’. Una scelta che probabilmente è stata causa di difficoltà nella selezione dei brani in scaletta: ce ne sono ben 15, con altre 7 bonus tracks nell’edizione deluxe. Un po’ cerchiobottista dunque questo album dei Calexico, c’è persino una canzone in spagnolo (‘Flores Y Tamales‘, davvero melodicamente stereotipata). Posto che la nostra considerazione di Burns & Convertino non viene inficiata (rimangono due grandi musicisti e due ottimi songwriter), la sensazione è che avrebbero potuto indirizzare più efficacemente questo LP tagliando qualcosa (non tutto è di alto livello) e seguendo un percorso più definito.

VOTO: 😐


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