Django Django: ‘Marble Skies’ (Because, 2018)

Genere: art-pop/rock | Uscita: 26 gennaio 2018

Che i Django Django fossero una band interessante lo si era capito da subito. Oltre che per la musica, anche per una questione di parentele: il batterista, produttore e sostanziale leader David Maclean è infatti il fratello di John Maclean, ex Beta Band, uno dei gruppi più incredibili (e sottovalutati) dei ’90 britannici. Dalla Beta Band, soprattutto melodicamente, i Django Django hanno preso molto, puntando però su un approccio più diretto e pop. È sempre stato loro intento scrivere belle e rotonde canzoni mantenendosi comunque lontani dalle banalità, e cercando frequentemente di far muovere il piedino.

In ‘Marble Skies‘ la band di stanza a Londra tenta però qualcosa di più, e oltre al piedino prova anche a far muovere anche il fondoschiena, specialmente nella seconda parte dell’album. La prima verte sul proprio classico suono art-pop/rock, fatta eccezione che per l’intrusione di Self Esteem, vocalist prodotta da Maclean (conflitto d’interessi?) che canta ‘Surface To Air‘, un brano che sembra preso a caso da un altro disco e inserito a forza in questo. Per fortuna è solo una digressione estemporanea, il quartetto riprende subito le redini del proprio LP con pezzi tutti formalmente impeccabili. Personalmente si fanno preferire quelli più elettronici, che fanno vedere un altro interessante lato della band, come il trittico formato dall’atmosfera ’80s di ‘Beam Me Up‘, dal ritmo irregolare di ‘In Your Beat‘ e da ‘Real Gone‘, traccia con una coda electro ottima anche per il Cocoricò. Forse, la sola miglioria che si sarebbe potuta apportare a questo disco è proprio una maggiore coerenza stilistica, e probabilmente la strada intrapresa nella seconda parte del lavoro sarebbe stata quella giusta. Ma va bene uguale, quando le canzoni sono così gradevoli.

VOTO: 🙂


Lascia un commento