DMA’s: ‘For Now’ (Infectious, 2018)

Quando due anni fa, con il debutto ‘Hills End’, i DMA’s si guadagnarono la ribalta nelle chat (e nelle chart) di nostalgici del brit-pop, la sorpresa maggiore fu la loro provenienza. Inusuale che una band agli antipodi, nel vero senso della parola, fosse riuscita con così grande pertinenza a replicare un momento storico. Non si trattava infatti di inglesi dello Yorkshire cresciuti a pane e BBC Radio 1, NME e Top Of The Pops, ma di australiani di Sidney che avevano ascoltato qualcosina dalla collezione di dischi dei genitori, sebbene nelle camerette di Johnny Took, Tommy O’Dell e Matt Mason fossero sicuramente appesi i poster di Oasis e Stone Roses.

A due anni di distanza questi ipotetici poster sono ben più di due. Sebbene provengano sempre e comunque dal Regno Unito, ora riguardano periodi e soprattutto scene musicali differenti. In ‘For Now’ ci sono sempre gli Oasis (la title-track), ma anche qualcosa degli ’80 di Smiths e La’s (‘Dawning’, ‘Tape Deck Sick’), una inedita ‘dolcezza’ jangle-pop (‘Warsaw’), ma anche un tocco dancey (‘The End’), perché alla produzione c’è Kim Moyes dei Presets. Del resto è lo stesso chitarrista Johnny Took ad ammettere che “quando abbiamo fatto ‘Hills End’ eravamo in un mood del tipo: ‘mettiamoci 40 chitarre alla volta’, qui invece abbiamo deciso di utilizzarle solo se ce ne fosse stato effettivamente bisogno”. Un’ottima cosa per la riuscita di queste canzoni, che mostrano un nuovo lato del gruppo australiano pur mantenendone inalterato lo spirito revivalista. Soprattutto, questo arrotondamento degli spigoli le rende eccezionalmente attraenti a livello melodico (le succitate ‘Dawning’ e ‘Warsaw’ ma anche ‘Time & Money’ e ‘Lazy Love’). Peccato solo per qualche ballata un po’ troppo melensa nella seconda parte dell’LP (‘Do I Need You Know?’, ‘Health’, ‘Emily White’), che più che il Liam Gallagher dei ’90 ricorda il Liam Gallagher attuale. A tal proposito, questo ‘For Now’ sarebbe stato il disco d’esordio perfetto per l’ex Oasis, perché è accessibilissimo ma non si abbandona smodatamente all’easy listening. Essendo lui un noto fan dei DMA’s, speriamo prenda nota.

VOTO: 🙂



 

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