Frankie Cosmos: ‘Vessel’ (Sub Pop, 2018)

Frankie Cosmos è il nome d’arte di Greta Kline, che d’arte è anche figlia: suo padre è l’attore Kevin Kline, sua madre l’attrice Phoebe Cates. Per nostra fortuna Greta ha preferito la musica al cinema, e a 24 anni può vantare già 52 pubblicazioni di vario tipo. Una delle sue qualità è infatti la prolificità, sin da quando aveva 17 anni (era il 2011): fu allora che scoprì Bandcamp e comincio a postarci di tutto e di più. Un’altra sua qualità è la sintesi: le sue canzoni sono quasi sempre sotto i tre minuti, e in ‘Vessel‘ ne ha piazzate ben 18 in 33’.

Prolificità e sintesi che sono anche un paio dei motivi per cui consideriamo Greta Kline alias Frankie Cosmos una delle eroine dell’indie-rock contemporaneo. La ragazza scrive tantissimo, va velocemente e dritta al punto, ma soprattutto non sbaglia un colpo. Provate ad ascoltare una a caso delle 18 tracce di questo disco, non potrete non innamorarvi di una tale dose di sensibilità melodica, per non parlare dei testi, tutt’altro che banali. Ecco, nel caso già conosciate Frankie/Greta, potreste preferire il precedente ‘Next Thing‘ (2016) a questo disco. Rispetto a ‘Vessel‘ aveva una più riuscita miscela agro-dolce, mentre il nuovo lavoro va intenzionalmente su toni più delicati e di conseguenza perde un po’ della componente rock DIY che rendeva l’insieme più gustoso. La differenza è, comunque, veramente minima, e non ci dispensa nell’invitarvi a dare una chance a Frankie Cosmos: potrebbe diventare ciò che i Pains Of Being Pure At Heart sono stati una decina di anni fa, ovvero quella band che magari non si segnalerà nelle classifiche di fine anno, ma che si ascolterà più di quelle che ci finiranno.

VOTO: 🙂



 

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