No Age: ‘Snares Like A Haircut’ (Drag City, 2018)

Genere: noise-punk | Uscita: 26 gennaio 2018

Formatisi nella scena punk losangelina aggregatasi attorno al The Smell (una sorta di centro sociale in stile californiano), ormai 10 anni fa i No Age calamitarono l’attenzione generale con l’LP d’esordio ‘Nouns‘ (2008), antidoto punk-rock alla folk invasion di quel periodo. ‘Nouns‘ era un album diretto, rumoroso, dotato di una spinta creativa ma anche carismatica che a fine ’00 aveva pochi eguali. Le promesse vennero ben mantenute dal successivo ‘Everything in Between‘ (2010), ma la terza tappa, ‘An Object‘ (2013), fu una sorta di compimento di una crisi creativa che avrebbe portato la band a uno hiatus durato qualche anno.

Il riposo ha indubbiamente fatto bene a Randy Randall e Dean Allen Spunt, passati dalla Sub Pop alla Drag City con evidente fare bellicoso e idee chiare. In ‘Snares Like A Haircut‘ si risentono quei suoni/rumori da “Jesus And Mary Chain meets Ramones” e si percepisce la sfrontatezza degli esordi. Soprattutto nella prima metà dell’album tornano le stesse scariche di adrenalina fatte canzoni: ‘Cruise Control‘, ‘Stuck In The Changer‘, ‘Drippy‘ e ‘Send Me‘ sono quattro fulgidi esempi uno in fila all’altro, ma con un più sapiente controllo degli eccessi. Anche quello che essi stessi definiscono il “lato 2” parte molto bene, arrembante ma conciso, e solo verso la fine del disco si evidenziano i ‘consueti’ difetti del duo: Randy e Dean si smarriscono un po’ tra riverberi e interludi che fanno precipitare l’altissima tensione accumulatasi. Peccato, perché mancava davvero poco alla perfezione.

VOTO: 🙂



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