Ought: ‘Room Inside The World’ (Merge, 2018)


Il terzo album degli Ought è evidentemente quello della svolta per la band di Montreal: il loro post-punk si fa più riflessivo e meno sincopato lasciando ampio spazio alla teatralità del frontman Tim Darcy, che tra un crooning e l’altro si prende quasi totalmente la scena. ‘Room Inside The World’ sembra infatti più il seguito del suo LP solista dello scorso anno che dei primi due precedenti lavori del gruppo canadese. È un disco ambizioso e molto vario, che ha il chiaro intento di arricchire il suono degli Ought e di portarli in territori inesplorati sino a ora; alterna momenti di assoluta classe e creatività ad altri un po’ di maniera ed eccessivi, e probabilmente necessita di molti ascolti per rendere al meglio. Il nostro giudizio rimane dunque sospeso, perché tra qualche mese potremmo scoprirne la chiave di volta e quindi di realizzare di avere sotto le mani un capolavoro. Di certo va dato atto a Tim e ai suoi ragazzi di avere coraggio, decisione e inventiva.

VOTO: 🙂



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