La storia personale che sta dietro a questo disco è più unica che rara. La signora Claudia, moglie di Albert Hammond Senior, a giugno 1979 rimase incinta. Al quarto mese di gravidanza ebbe un aborto spontaneo, e purtroppo Francis, quello che poi si scoprì essere il fratellino gemello di Albert, non ce la fece. I medici (e tantomeno i genitori) per i successivi due mesi non si accorsero che c’era un secondo bambino che stava continuando a crescere nella pancia della madre, per l’appunto Albert, che nacque sano e forte nell’aprile successivo. Il ragazzo è sempre stato a conoscenza degli avvenimenti, ma un paio di anni fa una zia gli confessò che nel grembo materno era rimasta un’unghia del povero gemellino, che sostanzialmente ‘nacque’ con lui. Il racconto impressionò molto il chitarrista degli Strokes, che si mise subito a scrivere con in testa l’idea di un concept, il cui protagonista sarebbe stato, in veste di suo alter-ego, proprio il fratellino deceduto prematuramente.
Sarà per questa forte motivazione ‘famigliare’ o sarà per la nuova etichetta, la divisione discografica della Red Bull, ma è indubbio che con questo nuovo album Albert Hammond Jr abbia messo le ali. Le 10 canzoni contenute nel suo quarto lavoro solista sono orecchiabili, concise, energiche come solo alcuni album degli Strokes sono riusciti a essere. Ovviamente siamo lontani dai fasti di ‘Is This It‘, ma questo LP è, tra i lavori in autonomia dei componenti della band newyorkese, quello che più gli è accostabile, e comunque solo nell’esordio da solo di Albert (‘Yours To Keep‘, 2006) c’era un così alto numero di ‘buone canzoni’ nel vero senso della parola. ‘Francis Trouble‘ è un disco che di certo non cambierà il corso di questo 2018, ma è dannatamente gradevole e divertente, come quei dischi rock che ormai non si fanno (facevano?) più.
VOTO: 🙂