Amen Dunes: ‘Freedom’ (Sacred Bones, 2018)

Genere: psych-folk | Uscita: 4 marzo 2018

Amen Dunes è una band, ma è fondamentalmente il progetto più importante di Damon McMahon, musicista newyorkese che con questo moniker è attivo dal 2006. ‘Freedom‘ è il suo quinto album, a cui hanno collaborato, tra gli altri, Chris Coady dei Beach House in qualità di produttore, Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs con qualche chitarra e Raffaele Martirani (in arte Panoram) nel gestire tastiere e samples. Il disco è un concept sul concetto di identità personale, il cui booklet si apre con un’eloquente citazione della pittrice americana Agnes Martin: “Non ho nessuna idea che sia mia; ho una mente vuota.

Musicalmente, ‘Freedom‘ è un lavoro complesso, ma non difficile. Necessita di diversi ascolti perché si riveli, ma è uno di quei dischi che cresce a ogni passaggio in cuffia o nello stereo. Ha i suoi punti di forza nella stratificazione sonora data da Damon & soci, spessa ma non ingombrante, e nella vocalità dello stesso McMahon, che appare sempre un po’ sofferta ma allo stesso tempo volitiva, che sembra voler incalzare l’ascoltatore in combutta con una sorta di solido groove presente in ogni brano. L’insieme è di certo qualcosa di distintivo, che si può ascoltare soltanto da (dai) Amen Dunes. Difficile, oggigiorno, trovare un album così personale, in tutte le accezioni del termine. Dovete solo prestarvi pazienza e attenzione: le canzoni di questo disco sapranno abbondantemente ripagarvi.

VOTO: 😀



 

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