Amyl And The Sniffers: ‘Amyl And The Sniffers’ (Rough Trade, 2019)

Genere: garage-punk | Uscita: 24 maggio 2019

Cosa suoniamo? Pub-rock, principalmente perché passiamo un sacco di tempo al pub“: sembra a proprio agio Amy Taylor, giovane frontwoman degli Amyl And The Sniffers, nuova ruvida band formatasi a Melbourne, Australia, nel recitare il ruolo della rockstar che non si capisce se ci è o ci fa. I manifesti del loro album di debutto, che tappezzavano tutta Londra nella settimana di uscita, fanno pensare che non sia la sola a credere così tanto nelle proprie doti.

In effetti stanno riuscendoci, questi ragazzi, a catalizzare l’attenzione su di loro, ben più della media delle nuove band rock di questi tempi. Ad aiutarli un’innata predisposizione al live-show e a fare un gran casino: i loro concerti sono poghi indiscriminati da cui è impossibile non uscire sudati fradici. Del resto la loro musica scorre velocissima e vigorosissima, le undici tracce di questo LP d’esordio non danno tregua per 29 minuti, e hanno quantomeno il pregio di riuscire farsi notare, un po’ come Amy quando salta su e giù per il palco con i suoi completini succinti. La Rough Trade, mica l’ultima ruota del carro, se ne è accorta: “Incidiamo per la stessa etichetta di Smiths e Strokes!“, esclama incredulo il chitarrista Declan Mehrtons, che degli Smiths ha da tempi non sospetti un tatuaggio.

Il range delle influenze citate dal quartetto aussie va da Die Antwoord ai Motorhead, ma il loro è un punk da garage duro, puro e anche piuttosto grezzo, decisamente in linea con la tradizione indigena. Un punk che non fa assolutamente prigionieri, e che nonostante qualche testo un po’ troppo da liceo (‘GFY‘, ‘Angel‘, ‘Got You‘) centra pienamente il proprio obbiettivo, che è, fondamentalmente, far divertire attraverso un grande apporto energetico. Gli Amyl And The Sniffers ricordano un po’ l’impertinenza degli Yeah Yeah Yeahs degli esordi, Amy/Amyl è una sorta di Karen O ossigenata, magari non con lo stesso carisma, di certo con la stessa voglia. Non cambierà il mondo ma state certi che si farà sentire e che farà parlare di sé.

VOTO: 🙂



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