Amyl And The Sniffers: ‘Comfort To Me’ (Rough Trade, 2021)

Genere: garage-punk | Uscita: 10 settembre 2021

Non deve essere stato facile, per un individuo sempre in movimento come Amy Taylor, stare chiusa in casa per ben sei lockdown, uno dietro l’altro. L’Australia ha, dall’inizio della pandemia, adottato un approccio molto più rigoroso rispetto a Europa e Stati Uniti, con ordini di chiusura emessi anche in presenza di una bassissima percentuale di contagi. Soprattutto nella zona di Melbourne, dove gli Amyl And The Sniffers da qualche tempo vivono tutti insieme. Deve essere sembrata loro quasi beffarda la circostanza che, appena traferitisi nel loro nuovo loft, vi siano rimasti praticamente confinati per quasi un anno. A trarne giovamento, oltre alla salute pubblica della popolazione locale, è stata anche la scrittura del loro attesissimo sophomore, per il quale il quartetto ha scritto e registrato 18 canzoni tra cui sono state scelte le 13 della scaletta.

Sono “la vecchia scuola del rock’n’roll (AC/DC, Rose Tattoo, Motörhead e Wendy O Williams), l’hardcore contemporaneo (Warthog e Power Trip) e gli eroi nazionali (Coloured Balls e Cosmic Psychos)” ad essere indicati nella press-release come fonti di ispirazioni per ‘Comfort To Me‘, che musicalmente, quindi, non si discosta poi tanto dall’omonimo debutto di poco più di due anni orsono. Tutto, però, sembra fatto con maggiore convinzione, con una produzione più lucente (opera dell’ex Drones Dan Luscombe) e una post-produzione affidata ad illustrissimi ingegneri del suono (Nick Launay al missaggio e Bernie Grundman al masterizzazione): “Avevamo bisogno di fare qualcosa di completamente nuovo“, spiega la Taylor ad NME. “Una produzione più curata e tutto il resto, volevamo che suonasse dannatamente fantastico.” C’è anche un diverso approccio alle liriche, ben più mature e taglienti di un biennio fa. In ‘Comfort To Me‘ si parla di diritti delle popolazioni aborigene, dell’usco delle armi, di politica interna, di salute mentale. E’ una crescita prima di tutto personale: “Non ho mai considerato quanto potesse valere la lettura, ma poi ho capito che poteva diventare un’arma intellettuale“, racconta Amyl al Guardian.

Alla luce di tutto ciò, non si può non considerare questo secondo album un disco migliore rispetto al debutto (brani come ‘Security‘ e ‘Laughing‘ valgono di per sé almeno un passaggio in streaming), perché gli Amyl And The Sniffers hanno col tempo guadagnato maggiore consapevolezza sotto diversi punti di vista, non smarrendo però quell’attitudine un po’ ignorante al (sano) assembramento che il loro punk-rock ha da sempre fomentato. Chi li aveva già apprezzati in passato, pertanto, può senz’altro farlo anche per questa seconda occasione, tenendo però ben presente che in ‘Comfort To Me‘ non c’è una discontinuità sostanziale con ‘Amyl And The Sniffers‘. In poche parole, sembra un po’ di risentire l’LP precedente, sebbene scritto e prodotto un po’ meglio.

VOTO: 🙂



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