Arcade Fire: ‘We’ (Columbia, 2022)

Genere: soft-rock | Uscita: 6 maggio 2022

Sono certamente anni di grandi cambiamenti, personali e professionali, per gli Arcade Fire. Non ultimo l’uscita dal gruppo di Will Butler, fratello del frontman Win e non, dunque, il membro meno importante del collettivo. La nascita del primogenito della coppia che guida dal lontano 2001 la formazione canadese, la pandemia, il passaggio definitivo ed esclusivo a una major, la Columbia, oltre che il primo mezzo passo falso della carriera, il non indimenticabile ‘Everything Now‘ di cinque anni fa, sono tutte componenti che hanno reso questo ‘We‘, il sesto LP della loro storia, un’incognita. Che Arcade Fire si sarebbero presentati al ritorno sulla scena internazionale non era facile prevederlo.

Del resto, la loro evoluzione è stata sempre segnata da costanti e a volte inattesi cambiamenti, sia dal punto di vista stilistico che di immagine. Per questo disco la scelta è caduta su il primissimo piano di un occhio umano, scattato e colorato dal visual artist JR. Un’indizio della maggiore intimità delle canzoni contenute in ‘We‘, che già parlavano di ansia (‘Age Of Anxiety‘) e fine di un’impero (‘End Of The Empire‘) ben prima che arrivassero i lockdown. Sono nove in tutto, accoppiate a due a due fatta eccezione che per la title-track. Sono melliflue e morbide come in passato lo sono stati pochi dei loro brani, generalmente piuttosto isolati dal contesto dei loro dischi. Le chitarre acustiche degli esordi tornano a farsi sentire (‘Unconditional I‘, la title-track), ma ci sono ancora sintetizzatori (‘Age Of Anxiety II‘, ‘Unconditional II‘) e archi (‘End Of The Empire I-III‘ ‘The Lightning I‘), per un suono che si presenta comunque molto compatto e coerente lungo tutta la durata, non certo eccessiva (40 minuti) del disco.

Difficile dire se sia stata la sopraggiunta maturità o tutto quanto elencato in principio, a incidere su questo album. Di certo, gli Arcade Fire si mostrano nuovamente cantautori e non più alla ricerca del suono alla moda, il principale difetto del loro penultimo LP. ‘We‘ è un disco che potrebbe scontentare i fan della prima ora, a causa di una dinamicità che spesso latita: per loro è riservata unicamente ‘The Lightning II‘. A chi vi scrive, però, è un lavoro che convince parecchio, prima di tutto perché esibisce una nuova, ulteriore versione (e visione) di Win e Régine (coadiuvati da un Nigel Godrich sempre lucidissimo), e poi perché le canzoni, probabilmente pensate anche per lo status di band globale ormai ampiamente conseguito dal gruppo, nella loro accentuate armonie si mantengono solidissime. Sono, oltretutto, melodie che celano strutture non così regolari, e possono vantare il pregio di crescere parecchio con gli ascolti (‘End Of The Empire IV‘ si scopre col tempo essere il reale zenit del disco). Da un punto di vista prettamente personale dunque, ‘We‘ è un ritorno ampiamente soddisfacente, che forse non supera ma rispetta in pieno le aspettative, oramai altissime, di una qualunque pubblicazione targata Arcade Fire.

VOTO: 😀



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