Arlo Parks: ‘Sophie’ EP (Transgressive, 2019)

Genere: bedroom-soul | Uscita: 29 novembre 2019

Essenziali informazioni su chi sia Arlo Parks ce le danno i suoi profili internet: “19 years old artist“, afferma  stringatamente la sua pagina Facebook; “mainly inspired by Portishead and Earl Sweatshirt“, la descrive invece il suo sito ufficiale, che aggiunge il dettaglio della provenienza, Londra. Cresciuta nella zona sud ovest della capitale, di origini nigeriane, ciadiane e francesi, Arlo ha subito dovuto fare i conti con la fastidiosa sensazione di sentirsi perennemente esclusa: era nera ma non sapeva ballare, si innamorava delle ragazze anziché dei ragazzi, ascoltava musica emo anziché quello che andava di moda tra i ragazzini della sua età. Per di più, la sua lingua madre non era l’inglese, ma il francese. L’inglese lo perfezionò grazie a una delle sue prime passioni, la poesia, attratta dagli scritti di Allen Ginsberg e Jim Morrison. Fu però King Krule a farle capire cosa volesse fare, lo ascoltava già quando aveva 13 anni, non una cosa da tutti, facendogli seguire altri meritori ascolti, da Kendrick Lamar ai Massive Attack, da Jimi Hendrix a Sufjan Stevens, da Bowie agli Smiths.

Ascoltando ‘Sophie‘, il suo lavoro più lungo sinora (5 tracce per 16 minuti), è sorprendente constatare quanto la giovane Arlo abbia assorbito come una spugna le lezioni di ciascuno degli illustri succitati artisti, incanalandole in un suo peculiare stile che ha tutto per conquistare sia i nerd incalliti ammaliati dal bedroom-pop che chi ha una maggiore interazione sociale e preferisce i modaioli R&B e soul. Sono cinque canzoni bellissime, costruite su beat (ma anche con chitarre acustiche), mai sopra le righe e orgogliosamente lo-fi, sempre sensibilmente intime e riflessive. La foto di copertina, in cui la Parks è raggomitolata in totale solitudine su un tavolino di quello che sembra essere un fast food, è molto esplicativa di cosa contiene questo EP, che riprende il mood, esemplificato dal titolo, del precedente ‘Super Sad Generation‘, rispetto a cui la crescita è estremamente evidente.

Il crescendo del finale dell’openerSecond Guessing‘, il mellifluo ritornello di ‘George‘, l’apertura melodica nell’hip-hop della title-trackSophie‘, il minimalismo acustico di ‘Angel’s Song‘ e il trip-hop sognante di ‘Paperbacks‘ sono cinque attestazioni di estremo talento, specialmente per chi ancora deve compiere 20 anni. La recente firma con la Transgressive e il molto tempo a disposizione di Arlo Parks la porteranno certamente ad emergere, ‘Sophie‘ ha tutto per farla sembrare una scommessa già vinta.

VOTO: 😀



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