Attenzione agli esordi di Moreish Idols e Divorce

I 10 album più interessanti tra quelli pubblicati nel weekend, nell’ordine in cui dovreste ascoltarli:


1. Moreish Idols: ‘All In The Game’
Psych-rock

Un esordio che arriva senza troppe fanfare per questa giovane band irlandese, che è invece di grande interesse per un’evoluzione già palese rispetto ai primi singoli ed EP. L’etichetta “post-punk” con la quale erano stati catalogati è assai sbiadita, ma non per usura: c’è tanta psichedelica, un po’ di krautrock, armonie vocali molto pop che possono ricordare addirittura i Beach Boys in questa opera prima. Insomma, è “tutto nel gioco” come spiega il titolo, ed è un bel gioco, propositivo e versatile. 😀


2. Divorce: ‘Drive To Goldenhammer’
Folk-rock

La versione 2025 dei Fleetwood Mac convince, più per la bontà melodica dei singoli brani che per la loro profondità o peculiarità. In ogni caso, per essere un esordio ‘Drive To Goldenhammer’ si rivela solido e centrato. Giustifica in parte il grande hype intorno al quartetto di Nottingham, ma non totalmente. 🙂


3. Hamilton Leithauser: ‘This Side Of The Island’
Art-rock

A volte, le gestazioni complicate non sono sinonimo di dischi complicati. ‘This Side Of The Island’ si esaurisce in 30 minuti e non è altro che buon vecchio rock ‘n’ roll, reso più artistico dall’intervento fondamentale (anche ai fini di uno ‘sblocco dello scrittore’) di Aaron Dessner dei National, produttore ma anche, sostanzialmente, partner compositivo. Il risultato sono nove canzoni molto compatte e assai gradevoli, in cui il crooning di Hamilton Leithauser è in grande spolvero come non lo si sentiva dai tempi dei Walkmen. 🙂


4. Black Foxxes: ‘The Haar’
Slowcore

Non si presta mai sufficiente attenzione alla parabola artistica dei Black Foxxes, e forse è anche per questo che riescono a stupire a ogni disco. ‘The Haar’ è un album lento, malinconico e toccante, che cresce moltissimo ascolto dopo ascolto dopo averlo fatto in ogni singolo brano, con dinamiche quiet/loud perfettamente congegnate, che offrono una versione più sobria della musica della band di Exeter, ma mai tanto magica. 😀


5. Lust For Youth & Croatian Amor: ‘All Worlds’
Electronic-pop


6. Bob Mould: ‘Here We Go Crazy’
Alt-rock


7. Jason Isbell: ‘Foxes In The Snow’
Country-folk


8. Melin Melyn: ‘Mill On The Hill’
Psych-country


9. The Tubs: ‘Cotton Crown’
Jangle-pop


10. Vundabar: ‘Surgery And Pleasure’
Indie-rock


Questa settimana potete ascoltare anche: Neil Young (rarities), Jethro Tull, Swervedriver (EP), Sasami, Arny Margret, Will Stratton, HotWax, Shapes Like People, Fust.


 

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