Caroline: ‘Caroline 2’ (Rough Trade, 2025)

🎵 Experimental-folk | 🏷 Rough Trade Records | 🗓 30 maggio 2025

I componenti dei Caroline sono otto: Casper Hughes, Jasper Llewellyn, Mike O’Malley, Oliver Hamilton, Magdalena McLean, Freddy Wordsworth, Alex McKenzie e Hugh Aynsley. I primi tre, però, sono un po’ più importanti degli altri, prima di tutto perché la band l’hanno fondata, e non secondariamente perché sono loro che si occupano sia della scrittura che della produzione dei pezzi. Che non sono semplicissimi, potrà constatare chi ha avuto la fortuna di ascoltare l’omonimo LP di debutto di tre anni fa. “La band dedica più tempo a discutere e dibattere sulla propria visione d’insieme che a costruire nuovo materiale, raggiungendo livelli di dialogo socratico di discussione e riflessione su cosa Caroline, come entità, debba rappresentare” si legge in un’intervista a DIY, dando bene l’idea di un processo creativo tanto composito e certamente non convenzionale.

Come non lo è lo stile musicale del gruppo, che ricontestualizza elementi rock e strumenti folk in un percorso quasi mai preventivabile. Sono gli stessi Caroline, nella press-release della Rough Trade (l’illustre etichetta che li pubblica) a evidenziare come per questo sophomore “uno dei temi fondamentali sia l’idea che cose diverse accadano contemporaneamente, cose molto diverse tra loro ma anche simultanee”. E sono proprio le sovrapposizioni che giungono improvvise a determinare i destino di otto brani spigolosi quanto emozionanti, eterei quanto potenti: “Quel doppio movimento trionfale ed euforico, ma anche rovinoso, è un po’ presente in tutto”, spiega il violoncellista, batterista e chitarrista Jasper Llewellyn.

Caroline 2’ non è però, soltanto teoria. C’è parecchia concretezza in brani come ‘Total Euphoria’, ‘Tell Me I Never Knew That’, ‘Coldpay Cover’ o ‘Two Riders Down’, che procedono – anche se a loro modo – come se fossero delle canzoni pop, con melodie disturbate che non sembrano mai portate fino a pieno compimento, ma che proprio per questo rimangono ancora di più nella mente di chi le ascolta. Bisogna farlo ripetutamente e con attenzione, ma la ricompensa è lauta, grazie a una delle band di maggiore personalità del panorama contemporaneo, che non ha paura di osare e sperimentare rimanendo però ancorata a un’idea di fondo (sebbene internamente assai dibattuta) che è estremamente chiara.

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