Clairo: ‘Charm’

🎵 Hypnagogic-pop | 🏷️ Clairo Records | 🗓️ 12 luglio 2024

Stando da sola, credo di essere arrivata a qualcosa che è più unicamente mia”: è la frase conclusiva dell’intervista a Clairo della giornalista e scrittrice Amanda Petrusich sul New Yorker, e la giovane cantautrice non sta parlando esplicitamente della sua musica, ma della scelta di andare a vivere autonomamente fuori città. Il tema dell’auto-determinazione è però sostanziale nell’ancora acerba parabola artistica di Claire Cottrill, che aveva tutto quanto sarebbe stato necessario per diventare una teen-idol, e che alla fine lo è comunque, ma rimanendo protagonista delle proprie scelte, optando per una strada apparentemente più impervia ma di certo maggiormente gratificante.

Questo già dal precedente ‘Sling’ (2021), probabilmente il miglior LP co-prodotto da Jack Antonoff negli ultimi cinque anni, ma che dal punto di vista stilistico non somiglia per niente a un’opera di Lana Del Rey o Taylor Swift: “Claire ha un senso molto forte di quale debba essere la sua identità musicale”, afferma Leon Michels, il produttore di questo ‘Charm’, fondatore degli El Michels Affair (backing-band di tanti rapper colti) e membro degli Arcs di Dan Auerbach. Un chiaro upgrade per chiunque voglia ambire prima di tutto alla qualità e soltanto dopo alla popolarità. Una scelta che fa il paio con quella di pubblicare in autonomia il suo terzo LP, sganciandosi da qualsiasi dinamica discografica.

Michels, oltre alla sua grande abilità di poli-strumentista, ha messo a disposizione di Clairo una band abbondante e di qualità (tra cui spiccano il bassista Nick Movshon, il batterista Homer Steinweiss, il pianista Marco Benevento, il trombettista Dave Guy). Un collettivo che ha inciso in analogico suonando insieme nello stesso momento (in uno studio nella campagna fuori New York), come si evince dai credits compositivi di tutte e undici le tracce in scaletta. Altro che bedroom-pop, non ci starebbero tutte quelle persone e quegli strumenti in una cameretta, e comunque lo stile musicale vira decisamente verso un ibrido tra soul psichedelico (genere di cui il producer potrebbe tenere un master) e pop ipnagogico. Non a caso i riferimenti citati sono tutti vintage: “Sono stata davvero ispirata dall’allegria di Harry Nilsson e dalle voci di Margo Guryan e Blossom Dearie. Queste tre persone sono tutti ottimi autori di canzoni e la loro musica è molto toccante, ma non dà mai l’impressione di prendersi troppo sul serio”, afferma Claire sempre al New Yorker.

Ne consegue un lavoro ammirevole sotto diversi punti di vista, primo tra tutti quel succitato tracciamento chiaro e deciso della direzione artistica. Mirabile per una ragazza di soli 25 anni, che evidentemente è anche un abile impresaria di sé stessa, ma che certamente – ed è udibile nel disco – dice, canta e suona ciò che intende dire, cantare e suonare. Nell’estrema compattezza di un album che cresce con gli ascolti e non annoia quasi mai, non si raggiungono le vette pop dei primi due dischi, ma il livello medio è indubbiamente ancora in crescita. In ogni caso, ‘Sexy To Someone’ e ‘Thank You’ sono due singoli quasi perfetti, catchy ma allo stesso tempo sofisticati, che poi è un po’ il pregio di tutto ‘Charm’, che di fascino ne emana da vendere.

😀



 

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