Clairo: ‘Immunity’ (Fader, 2019)

Genere: indie-pop/R&B | Uscita: 2 agosto 2019

C’è questo video tanto carino in cui una giovanissima ragazzina americana canta, da precoce chanteuse, una canzoncina molto gradevole, scritta e suonata nella sua cameretta con l’ausilio di una piccola tastierina. La ragazzina, classe ’98, si chiama Claire Cottrill in arte Clairo, la canzoncina ‘Pretty Girl‘. Il video tanto carino ha totalizzato ad oggi, 5 agosto 2019, poco meno di 37 milioni di visualizzazioni su YouTube.

E’ proprio quella cameretta di Carlisle, Massachusetts, il luogo in cui la piccola Claire ha costruito in totale autonomia la propria carriera musicale. E’ lì che ha cominciato a comporre, pubblicando le sue prime, ingenue tracce musicali su Bandcamp; è lì che ha imparato a suonare la chitarra seguendo dei tutorial su YouTube; è lì che ha mantenuto segreta, almeno inizialmente, la sua prolifica attività artistica, senza mai farne cenno neanche ai compagni di classe. E’ probabilmente sempre lì che avrebbe voluto rinchiudersi quando su internet sono cominciate a circolare quelle teorie complottiste che sostenevano come il successo di ‘Pretty Girl‘ fosse in realtà una gigantesca operazione di marketing orchestrata dal padre di Claire, Geoff Cottrill, professionista del settore nel cui curriculum ci sono posizioni di rilievo in Procter & Gamble, Coca-Cola, Starbucks, Converse e MusiCares, la fondazione filantropa che organizza i Grammy Awards.

In realtà il signor Cottrill è servito solo a favorire un contratto con Fader Label, l’etichetta indipendente collegata al magazine ‘The Fader‘, quando sulla figlia si erano già posate le attenzioni di praticamente tutte le major discografiche. Semplicemente, il genitore voleva affidare il talento della sua ragazza a persone fidate: “Il nostro obbiettivo era permetterle di fare le sue cose con i suoi ritmi, senza pressioni“, spiega Jon Cohen, co-fondatore della rivista e amico di famiglia. Furono Cohen e il suo team ad aiutare Clairo nelle scelte successive al boom di ‘Pretty Girl‘, ovvero il tour come opener di Dua Lipa, l’EP ‘Diary 001‘ con le collaborazioni di Reggie Snow e Danny L. Harle, e soprattutto la lavorazione del suo album di debutto, per cui la figura fondamentale è stata quella dell’ex Vampire Weekend Rostam Batmanglij.

E’ Rostam il produttore scelto per ‘Immunity‘, colui che ha dato a Clairo quel suono cool che la fa definitivamente uscire da quella cameretta di Carlisle per portarla in airplay e playlist di mezzo mondo. E’ un dritto, Batmanglij, soprattutto da quando è apprezzato producer mainstream, sa benissimo quali sono gli accorgimenti necessari per concorrere ai primi posti delle chart. Ecco, l’innocenza e la spontaneità che hanno portato il video carino di cui sopra alle milionate di visualizzazioni, sono un po’ anestetizzate dai beat plastificati che l’amico di Ezra Koenig ha scelto di utilizzare per le undici tracce del disco. Siccome, però, di innocenza e spontaneità Claire ne dispone a tonnellate (basta dare un’occhiata ai suoi testi, da stringere il cuore), i danni procurati da Rostam vengono alquanto limitati dalla intima bellezza delle canzoni. Soprattutto quelle di matrice più autenticamente indie-pop, chiaramente derivanti dall’amore della Cottrill per songwriter intimi e intensi come Dallas Green aka City And Colour, Elena Tonra dei Daughter e Phoebe Bridgers: ‘Alewife‘, ‘Impossibile‘, ‘North‘, ‘Bags‘ e ‘Sofia‘ (che parla della sua passione, non solamente artistica, per Sofia Coppola) sono delle piccole gemme, ancor più splendenti se si pensa che chi le ha scritte ha appena 20 anni. L’altra metà del disco, meno peculiare, si muove invece su sonorità ascrivibili alla contemporanea scena nu-R&B. Pur mantenendo delicatezza, calore e profondità, risulta più stereotipata e un po’ meno toccante, anche se la conclusiva ‘I Wouldn’t Ask You‘ è strutturalmente il brano più interessante del disco. Un disco che mette in mostra un altro giovane talento certo, che non si vede l’ora di veder crescere e, speriamo, mantenere il più a lungo possibile la propria autonomia artistica.

VOTO: 😀



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