🎵 Shoegaze | 🏷️ Fantasy/Concord | 24 maggio 2024
Innanzitutto il titolo del nuovo album dei DIIV, ‘Frog In Boiling Water’, “la rana nell’acqua bollente”: è una citazione dello scrittore americano Daniel Quinn che sostiene (prove alla mano), che se si getta una rana nell’acqua bollente questa cercherà di saltarvi fuori, ma se lo si fa in acqua tiepida e poi si comincia a bollirla, l’animale si abbandonerà placidamente al suo destino senza opporre resistenza. Vuole rappresentare una metafora della contemporaneità, di come le oligarchie costringano le masse a comportamenti contro-natura senza senza che se ne lamentino in alcun modo.
Sono idee sviluppate negli ultimi quattro anni dal frontman Zachary Cole Smith, nel frattempo rimessosi in piena salute fisica e mentale e diventato padre. Un anti-capitalismo che lo ha visto concretamente agire supportando un’associazione di musicisti, e che lo ha convinto a una democratizzazione delle dinamiche interne al gruppo. Un processo, questo, dettato anche dalla pandemia, durante la quale ciascuno ha scritto le sue parti indipendentemente e da remoto, e che ha portato però diverse tensioni e fratture interne quando è stato il momento di sintetizzare le idee sulla direzione dell’album.
Ciò nonostante, i DIIV non si sono sciolti e hanno realizzato un disco interessante, che rappresenta una piccola svolta nella loro discografia. Grunge e post-punk vengono accantonati a favore di dream-pop e shoegaze, amalgamati in un suono placido ma avvincente, in cui le chitarre paiono scegliere di per sé se aumentare i volumi o rimanere in sottofondo. I riferimenti paiono essere gli Slowdive più dei Nirvana, e il limite del lavoro, che da un certo punto di vista può essere considerato anche il suo punto forte, è un’unica lunghissima bolla atmosferica di 43 minuti. Riesce infatti difficile, anche dopo ripetuti ascolti, selezionare un brano rappresentativo, tanto tutti si prestano a fornire compattezza stilistica e sonora. Tali reiterati passaggi nelle cuffie dimostrano, però, l’indubitabile solidità e gradevolezza di un disco che rafforza il percorso di una band che inizia a fare i conti con la maturità.
🙂