Drug Store Romeos: ‘The World Within Our Bedrooms’ (Fiction, 2021)

Genere: dream-pop | Uscita: 9 luglio 2021

Fleet, cittadina di 30 mila abitanti nel bel mezzo dell’Inghilterra, dista soltanto una sessantina di chilometri da Londra, ma per Sarah Downey, Charlie Henderson e Jonny Gilbert è sempre apparsa come un altro mondo rispetto alla capitale. Lontanissima da chi e cosa avrebbero voluto essere, così tanto da riuscire a sentirsi sé stessi soltanto isolandosi nei suoni avvolgenti della loro musica (“il mondo tra le nostre camerette” del titolo). Sono nati così i Drug Store Romeo, tre ragazzi che sognavano di andarci a vivere, a Londra, conosciutisi al liceo, accortisi di avere gusti musicali simili e di abitare a 5 minuti di cammino l’uno dall’altro. Dall’anno scorso, Sarah, Charlie e Jonny a Londra ci risiedono realmente, anche se in appartamenti condivisi con un sacco di altre persone. La fervida scena musicale del sud di Londra li ha come “assorbiti“, racconta DIY in questo articolo, ma già dai tempi dell’adolescenza nell’Hampshire i tre avevano sviluppato un suono del tutto estraneo dai frequentatori del Windmill. Niente a che vedere con la ruvidezza di Fat White Family o Shame, e non molto in comune neanche con gli spigoli più arrotondati delle Goat Girl.

La Downey ha un voce eterea quanto adolescenziale, perfetta per un genere di riferimento che potremmo identificare nel dream-pop, da sempre caratterizzato da vocalità analoghe. Dice di scrivere i suoi testi selezionando delle frasi che la colpiscono da libri e riviste, non fornendogli dunque un preciso significato. È la parte musicale, pertanto, che ha il compito di dare specificità ai Drug Store Romeos, e l’abile compostezza con cui sono costruite le basi di Henderson e Gilbert è in questo senso impeccabile. Chitarre leggere e più spesso synth analogici creano una bolla sonora delicata ma pregnante, che non si ripiega su sé stessa ma frequentemente si anima con un bel giro di basso. Alle melodie sognanti si associano un tocco psichedelico e un accenno di pop spaziale che non può non far tornare alla mente “Stereolab, Broadcast e Mild High Club“, come testualmente indica la press-release della Fiction Records (gruppo Universal, dunque major).

È nella loro timidissima ma allo stesso prorompente personalità che i Drug Store Romeos si elevano dall’abituale ingenuità dei loro coetanei. Ogni loro mossa sembra essere attentamente soppesata, appropriatamente messa in atto e splendidamente impreziosita dal canto armonico di Sarah e da una certa imprevedibilità delle strutture dei pezzi. Tra i ben 15 brani in scaletta, tutti intorno ai 3 minuti con poche eccezioni dalle parti dei 4, si possono rinvenire diverse piccole perle: la piacevolissime ‘Secret Plan‘ e ‘Bow Wow‘, la sghemba ‘Elevator‘, il singolone ‘Frame Of Reference‘, l’incalzante ‘No Placing‘, le giocose ‘Feedback Loop‘ ed ‘Electric Silence‘, ciascuna porzione imprescindibile per uno degli esordi meglio confezionati dell’anno, che consentirà ai tre amici di rimanere a lungo a Londra, e magari un giorno anche di andare a vivere da soli.

VOTO: 😀



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