Easy Life: ‘Junk Food’ (Island, 2020)

Genere: hip-pop | Uscita: 10 gennaio 2020

E’ dal 2017 che gli Easy Life pubblicano singoli ed EP come se non ci fosse un domani. In totale 12, scorrendo le loro uscite su Spotify, tra cui tre “mixtape“, come loro chiamano le raccolte di canzoni, chiaro indice della loro marcata matrice hip-hop. ‘Junk Food‘ è la loro terza uscita composita, contiene il massimo numero di tracce della loro discografia, sette, e si aggira (come ‘Creature Habits Mixtape‘ del 2018 e ‘Spaceships Mixtape’ del 2019) sui 20 minuti di durata.

Tuttavia, da parte nostra, non siamo certo qui a celebrare il combo di Leicester in quanto rapper; ci interessa molto di più il loro status di band che suona con gli strumenti e la loro innata inclinazione da cantautori pop, a questo giro ancora più marcata rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Fatto salva l’ormai caratteristica impronta jazz, gli Easy Life mostrano più che mai una predisposizione fuori dal comune nel costruire ritornelli allo stesso tempo catchy e touching, come direbbero i loro connazionali. ‘Nightmares‘, il loro singolo perfetto del 2018 (chissà perché mai inserito in nessuno dei loro mixtape), rimane sempre il punto più alto raggiunto dal quintetto, ma in ‘Junk Food‘ trova diversi epigoni.

Uno su tutti ‘Sangria‘, in cui il featuring di un altro talento emergente della musica UK, Arlo Parks, certifica le aspirazioni cantautorali di Murray Matravers e soci. “I fucking hate it when you leave / ‘Cause you’ve got something that I need / And I’m not zen enough to do this each week” è un preciso esempio delle doti di scrittore del frontman. E’ proprio la ballata romantica il genere in cui eccellono gli Easy Life, ulteriori dimostrazioni sono l’intro ‘7 Magpies‘ e la conclusiva ‘Spiders‘, ma Matravers sa cosa dire, e in maniera non certo stereotipata, anche quando parla di successo (‘Dead Celebrities‘) e addirittura di emergenza climatica (‘Earth‘). E’ però ‘Nice Guys‘, con il suo tocco funky, il pezzo che più si emancipa dagli altri, per BPM ma anche per quell’inserto di fiati che segue il ritornello, rendendolo irresistibile. Tanto da far apparire il sottotitolo del disco, “a mixtape from your new favourite band“, tutt’altro che presuntuoso.

VOTO: 😀



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