Sembravano destinati a diventare la nuova sensazione della scena post-punk londinese, e invece di post-punk ne è rimasto ben poco nell’album di debutto dei Moreish Idols, ‘All In The Game’, che uscirà il prossimo 7 marzo per Speedy Wundergorund.
L’etichetta è la stessa dei loro primi singoli ed EP, segno che Dan Carey (che produce l’LP in prima persona) non ha perso fiducia in loro nonostante la netta sterzata stilistica, che li ha portati ad essere (secondo la press-release) “una costellazione di idee più sciolta, combinando svenevoli chitarre in tremolo, pungenti enigmi melodici, improvvisazioni erudite di sassofono e ritmi flessibili, suonando come i Pavement dell’era ‘Watery, Domestic’ un secondo prima e una band della bucolica scena di Canterbury un secondo dopo, ma più di ogni altro come i Moreish Idols”.
‘Dream Pixel’, primo singolo estratto, è invece descritto così: “Combinando voci stratificate e dall’inflessione anni ’70 con una strumentazione Gordiana dai toni psych che sfreccia e si intreccia intorno a ritmi spezzati, il brano pulsa con momenti di intenso sassofono, chitarre distorte, elettronica maciullata, synth tremanti e voci invertite, cadendo a pezzi e ricomponendosi fino al suo culmine.”