🎵 Synth-punk | 🏷️ Domino | 🗓️ 6 settembre 2024
Se si ascolta anche solo una delle canzoni dei Fat Dog, si può capire quanto il frontman Joe Love si potesse sentire “in trappola” durante i mesi dei lockdown. Così, “per non diventare matto”, decise di formare una band che “tirasse fuori un bel po’ di energia”. Che dovesse essere un progetto elettronico con dei musicisti è stato subito chiaro nella sua mente, ma il buon Joe fissò un altro paio di regole: “essere una band sana che si prende cura di sé” e “niente sassofono”. Delle due, almeno la seconda è stata disattesa, giacché nel grassissimo suono del quintetto proveniente (guarda caso) dal sud di Londra, ci sono basso, chitarra e batteria, ci sono tonnellate di sintetizzatori, e… sì, c’è anche il sassofono.
“Troppa musica attuale è troppo celebrale e la gente, ascoltandola, non balla”, afferma il Nostro, una sorta di predicatore punk che declama e strepita indicando una via che termina quasi sempre su un dancefloor. Non certo di una discoteca fighetta, piuttosto di un club stipato, sporco e in cui gli astanti, tutti quantomeno ubriachi, sudano oltre misura: “La nostra musica è l’esatto opposto di quella che fa pensare”. Appunto.
E all’interno di questa serie di intenti, ‘Woof.’, il l’album di debutto dei Fat Dog, raggiunge prepotentemente il traguardo (a parte l’obbiettivo di rimanere sobri, che ci sembra difficile possano aver conseguito). Confermando quanto di entusiasta era stato detto sulle performance live del gruppo, che lo avevano portato a un paio di sold out nella capitale già un anno prima che questo disco uscisse, in location note e capienti come Scala ed Electric Ballroom. La mano data qua e là da James Ford non ha fatto che affinare le tante idee, tutte molto chiare, che hanno portato i cinque a comporre veri e propri anthem da rave quali si rivelano tutte e nove le tracce di questa scaletta. Non troppe, perché “la gente si annoia di un disco di 55 minuti. Quanto ti presenti, devi essere breve e conciso”: è un altra delle massime di Love, che insieme ai suoi amici e colleghi il massimo lo ha portato a casa, con un disco tra i più impattanti dell’anno in corso.
😀