Floating Room: ‘False Baptism’ (Good Cheer, 2018)


Maya Stoner e Kyle Bates stanno insieme da un po’ di tempo. Si sono conosciuti a Portland, facevano entrambi parte della locale scena musicale. Maya ha militato in gruppi promettenti (Forest Park e Sabonis) che non sono mai riusciti a compiere il grande salto; Kyle ha una sua band, i Drowse, in cui suona la stessa Maya. Tra post-rock, drone, ambient e noise, nei Drowse Kyle e Maya lasciano ben poco spazio alla forma canzone e alla melodia, al contrario di quanto avviene nei Floating Room, in cui i ruoli si ribaltano: Maya scrive, sta al centro della scena, decide, e Kyle dà una mano.

In realtà è una grossa mano, ed è anche, probabilmente, una delle chiavi della specificità che, sebbene non così sperimentale come nel caso del gruppo guidato da lui, riveste le composizioni della band di lei. Maya le sa decisamente scrivere le canzoni, ha passato dei periodi non proprio felicissimi dal punto di vista personale che hanno dato ai suoi testi e alla sua interpretazione quell’intimità e quell’autenticità che creano empatia. Kyle sa come riempire uno spettro sonoro, e crea spesso e volentieri attorno alla bella voce della partner un muro di suono fatto di chitarre e synth.

Esempio tangibile è ‘Acid Queen‘, che parte docile, praticamente solo con la voce e la chitarra della Stoner, ma a metà brano viene investita di distorsioni che vanno a creare un coinvolgente mix di dolcezza e ruvidezza, come dei Daughter presi in affidamento dagli A Place To Bury Strangers. Anche in ‘Seashell‘, ‘Friend‘ e ‘Lie‘ vi è la stessa relazione tra opposti, con cambi di intensità e atmosfera di certo non banali. Ma in ‘False Baptism‘ Maya dimostra di potercela fare splendidamente anche (quasi) da sola: l’openerDog‘ è un capolavoro di intensità, un amara riflessione su una relazione malata che coinvolgerebbe emotivamente anche il più insensibile degli individui. E’ una canzone che dovrebbe essere ascoltata da molti più di coloro che si avvicineranno a questo piccolo disco (8 tracce per 28 minuti), distribuito da una piccola etichetta. Speriamo di contribuire, nel nostro di piccolo, a che ciò accada.

VOTO: 🙂



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