Frankie Cosmos: ‘Close It Quietly’ (Sub Pop, 2019)

Genere: power-pop | Uscita: 6 settembre 2019

Sono passati appena un anno e cinque mesi tra ‘Vessel‘ e ‘Close It Quietly‘, terzo e quarto album ‘ufficiale’ dei Frankie Cosmos. Greta Kline, che si era appropriata del moniker sin da quando era teenager, lo condivide oggi con i compagni di band, di cui è comunque assoluta leader. Se si contano le pubblicazioni su Bandcamp ha, a soli 25 anni, una discografia sconfinata, grazie al una sempre florida vena creativa che la Sub Pop sta cercando di incanalare al meglio. A questo giro, le canzoni presenti nel suo nuovo album sono ben 21, per soli 39 minuti di durata. Al solito, Greta è essenziale e concisa nella sua scrittura, che supera molto raramente i tre minuti.

Le novità rispetto agli episodi precedenti non sono molte, o comunque non risultano così visibili. La Kline seguita nel dare alle sue melodicissime canzoncine un aspetto solo apparentemente ruvido, rifuggendo spesso la linearità delle strutture a favore di qualche improvviso cambio di ritmo, come piaceva molto fare ai Pavement o ai primissimi Weezer. La produzione di Gabe Wax aumenta l’incidenza dei sintetizzatori, ma paiono essere sempre le chitarre le locomotrici sonore. Sono i riff di Greta a dare la spinta a un insieme sempre impeccabile per resa complessiva: anche in queste 21 tracce è praticamente impossibile trovare qualcosa che non sia gradevole.

Rimane dunque l’eccessiva reiterazione di un analogo schema l’unico limite sia di questo disco che della carriera della giovane cantautrice newyorkese, la cui urgenza compositiva rischia di impedire di posare la necessaria attenzione su piccole perle quali ‘Moonsea‘, ‘A Joke‘, ‘Wannago‘, ‘Even Though I Knew‘ e ‘UFO‘. Ci sono peraltro due piccolissimi germogli in tutto ciò, due brani praticamente solo voce e chitarra che si intitolano ‘Self-Destruct‘ e ‘Marbles‘: potrebbero rappresentare un ipotetico cambio di scenario futuro che, dopo questa moltitudine di canzoni molto omogenee pubblicate in un lasso di tempo così breve, si fa piuttosto necessario.

VOTO: 🙂



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