Gorillaz: ‘Cracker Island’ (Parlophone, 2023)

Genere: electro-pop | Uscita: 24 febbraio 2023

Ottavo capitolo di una storia iniziata nel lontanissimo 1998, ‘Cracker Island‘ rappresenta il quarto LP dei Gorillaz in meno di sei anni, ovvero da quando, nel 2017, la produzione della band virtuale creata da Damon Albarn e Jamie Hewlett ha subito una netta accelerata. L’intensificazione discografica è pur sempre rimasta fedele alla sua ragione d’essere, ovvero creare brani in cui i generi musicali si mischiano, le ritmiche la fanno da padrone, e a cui collaborano una grande quantità di ospiti illustri.

Non cambia molto neanche nell’ottavo album di quello che è ormai il progetto principale di Albarn, o quantomeno quello a cui dedica la maggior parte del suo tempo. ‘Cracker Island‘ doveva essere la “seconda stagione” della serie di singoli denominata ‘Song Machine‘ che aveva dato il titolo alla raccolta precedente, ma in fase già avviata di composizione si è preferito renderlo un album ‘tradizionale’, da cui comunque le anticipazioni sono state ben cinque, ovvero la metà dei brani in scaletta. 10 sole tracce e poco più di 37 minuti di durata rappresentano l’LP più stringato nella carriera della band.

Il suo contenuto è, al solito, molto vario e direttamente influenzato dal featuring del momento (soprattutto ‘Tormenta‘ con Bad Bunny e ‘New Gold‘ con Tame Impala e Bootie Brown). Più in generale, e soprattutto nelle canzoni senza collaborazione esterna, si nota una tendenza all’albarnizzazione che lo rende piuttosto simile a ‘The Now Now‘ del 2018, con una presenza non irrilevante di ballads che non hanno come primo scopo il dancefloor (‘The Tired Influencer‘, ‘Baby Queen‘, ‘Skinny Ape‘). Anche ‘Oil‘, con Stevie Nicks dei Fleetwood Mac, e ‘Possession Island‘ con Beck potrebbero anche essere parte di un disco dei Blur, magari con un diverso arrangiamento. È dunque qualcosina di più della solita sfilata di nomi ‘Cracker Island‘, e al tempo stesso un album pregevole che tuttavia non cambia certo la storia di chi l’ha concepito.

VOTO: 🙂



 

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