Hand Habits: ‘Fun House’ (Saddle Creek, 2021)

Genere: alt-folk | Uscita: 22 ottobre 2021

Fino ad oggi la carriera di Meg Duffy era stata dedicata, oltre che al progetto Hand Habits, soprattutto ad altri. Per tre anni ha fatto parte della band di Kevin Morby, quindi di quella di Perfume Genius, con apparizioni in dischi di War On Drugs, Amber Arcades e Weyes Blood. È stato ‘Placeholder‘, il suo ottimo sophomore di due anni fa, a far capire a Meg che poteva investire maggior tempo e risorse in sé stessa. Ci è voluta la pandemia, però, per avere lo spazio temporale necessario per lavorare a ‘Fun House‘, la cui composizione è avvenuta in un momento di atipica tranquillità nella vita della musicista newyorkese, abituata a essere costantemente in tour per sé e/o con terzi.

Il vuoto relazionale e professionale percepito l’ha condotta in una sorta di crisi personale, risolta con un po’ di terapia e con la lavorazione di quello che sarebbe diventato il suo terzo LP solista. Fondamentale supporto creativo le è stato fornito da Sasami Ashworth, amica, collega (bello il suo disco solista del 2019) e affermata produttrice, che l’ha spinta a una revisione della sua identità di cantautrice, portandola al di fuori da una comfort zone che nel precedente LP era stata esaurientemente sviscerata. C’è molta più carne al fuoco in questo nuova opera, più stratificata, maggiormente lavorata, creativamente più ambiziosa. “Molte delle demo per questo disco erano semplici canzoni folk piuttosto lente e spartane, ma il divertimento è stato pensare a cosa sarebbero potute diventare“, racconta la Duffy nella press-release della Saddle Creek, di nuovo al suo fianco anche per questa uscita, del cui missaggio si è occupato l’illustre coinquilino della produttrice, Kyle Thomas aka King Tuff.

È dunque un sensibile passo in avanti quello compiuto da Meg con ‘Fun House‘, che rivela una musicista estremamente versatile e completa riuscire a sfiorare l’eccellenza più volte e con soluzioni differenti: ad esempio, nel pop sofisticato dell’openerMore Than Love‘, o nel’electro-pop del singolo ‘Aquamarine‘, oppure ancora nel dream-folk di ‘Just To Hear You‘, in cui duetta con l’amico Perfume Genius. E siamo solo ai primi tre brani di una scaletta in cui va segnalato anche l’alt-rock di ‘Concrete & Feathers‘ e l’intensissima coda elettrica di ‘Gold/Rust‘, impossibili ad immaginarsi senza l’apporto di Sasami. Insomma, in una sorta di virtuosa nemesi, il terzo album a firma Hand Habits si distingue grazie ai contributi ricevuti, di una tale qualità da renderlo certamente unico nella sua discografia, ma rilevante anche nel computo di questa atipica annata che è il 2021.

VOTO: 😀



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