Il terzo estratto dal nuovo album dei Manic Street Preachers


Come molti ormai sapranno, i Manic Street Preachers sono in procinto di pubblicare il nuovo album, quindicesimo della loro illuminata carriera, che uscirà tra una ventina di giorni, il 31 gennaio.

Da ‘Critical Thinking‘ erano stati sinora condivise due delle dodici tracce che ne comporranno la scaletta, ‘Decline & Fall‘ e ‘Hiding On A Plain Sight‘ (il primo estratto in ordine temporale, cantato da Nicky Wire). Da ieri, però, se ne può ascoltare una terza, intitolata ‘People Ruin Paintings‘, che non cela la delusione nei confronti delle scelte politiche della classe sociale che i Manics si sono sempre sentiti di rappresentare. Tutte e tre le canzoni sono state registrate tra il Door To The River Studio, di proprietà del gruppo, e il celebre Rockfield di Monmouth, entrambi nel ‘loro’ Galles, con la produzione di Dave Eringa e Loz Williams e il missaggio di Caesar Edmunds (St Vincent, Wet Leg). 

In una nota, è lo stesso Wire a descrivere il uovo lavoro dello storico trio di Blackwood: “Questo è un disco di opposti che si scontrano, di dialettica che cerca di trovare una via di risoluzione. Mentre la musica ha un’effervescenza e un’elevazione elegiaca, la maggior parte delle parole si occupa della fredda analisi del sé, con l’eccezione dei tre testi di James [Dean Bradfield, ndr] che cercano e auspicabilmente trovano risposte nelle persone, nei loro ricordi, nel loro linguaggio e nelle loro convinzioni. La musica è energica e a volte euforica. Le registrazioni sono state a volte sporadiche e isolate, mentre altre volte abbiamo suonato dal vivo in una band, ancora una volta gli opposti hanno senso l’uno con l’altro. Al centro di queste canzoni ci sono delle crisi. Sono microcosmi di scetticismo e sospetto, la spinta verso l’interno sembra inevitabile: inizia con te stesso, forse il resto seguirà.




 

Lascia un commento