King Hannah: ‘I’m Not Sorry, I Was Just Being Me’ (City Slang, 2022)

Genere: alternative-rock | Uscita: 25 febbraio 2022

Craig Whittle voleva così tanto che Hannah Merrick facesse parte della sua band da averla (in parte) chiamata con il suo nome da ben prima che si conoscessero. L’aveva vista esibirsi tempo prima e ne era rimasto impressionato, ma fu l’impiego comune in un pub di Liverpool a consentire l’agognato congiungimento, anche se ci volle tempo prima che Craig si facesse avanti. Dopo un anno da colleghi, invitò Hannah in sala prove e i due, almeno musicalmente, diedero vita a un perfect match: “A volte si tratta solo di trovare le persone giuste. Quando vado da Craig con alcuni accordi e testi, lui li capisce”, dice Hannah. “Se non ci fossimo trovati, non so dove saremmo“, confessa Craig nella press-release della City Slang, la prestigiosa etichetta che pubblica ‘I’m Not Sorry, I Was Just Being Me’, il loro esordio sulla lunga distanza.

Il debutto del duo inglese è un album che indubbiamente colpisce, soprattutto grazie a un’estetica sonora totalmente delineata. È un disco sporco e crudo ma anche ammaliante e avvolgente, claustrofobico quanto attraente: “Non vogliamo suonare puliti o raffinati“, assicura Craig. “Vogliamo sembrare reali, dinamici e autentici“. PJ Harvey, Nick Cave, i Mazzy Star, i Portishead meno digitali e anche alcune dinamiche female/male dei Kills possono essere buoni esempi per illustrare il suono dei King Hannah.

I’m Not Sorry, I Was Just Being Me‘ è un LP, da questo punto di vista, solido quanto perfettamente confezionato. Ha dentro grandi pezzi, come ‘A Well Made Woman‘, ‘All Being Fine‘ e ‘Foolious Caesar‘, che hanno il solo trascurabile difetto di riproporre in maniera continuativa la medesima atmosfera. Quando si aprono ad avvincenti code sonore (‘Big Big Baby‘, ‘Go Kart Kid‘, ‘It’s Me And You, Kid‘) guadagnano ulteriore coinvolgimento emotivo, e nel complesso i 12 brani in scaletta palesano una band già molto matura, ma che ha ancora margini di miglioramento. Come opera prima, siamo abbondantemente oltre la media.

VOTO: 🙂



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