King Hannah: ‘Big Swimmer’

🎵 Alternative-folk | 🏷️ City Slang | 🗓️ 31 maggio 2024

Prima della pubblicazione di ‘I’m Not Sorry, I Was Just Being Me’ (2021), I King Hannah avevano potuto vedere gli Stati Uniti d’America soltanto in televisione. Il successo di quel disco, oltre a cambiare radicalmente le loro vite, ha consentito loro diversi viaggi da e per il Nord America, oltre ad altri attraverso il nuovo continente. A chi ha sempre geo-localizzato in quella zona del mondo almeno una buona metà dei propri riferimenti musicali (per non parlare di quelli cinematografici), non deve essere sembrato vero di osservare quei paesaggi e camminare nelle strade di quelle città. ‘Big Swimmer’, il secondo album di Hannah Merrick e Craig Whittle, trae ispirazione proprio dall’impatto che l’America ha avuto su di loro, “Perché se si visita un paese diverso dal proprio, è come se si assistesse alla vita di una persona”, spiega Hannah nella nota stampa della City Slang, l’etichetta che pubblica questo disco.

Composte in duo dopo essere tornati a Bristol, dove attualmente vivono (sebbene siano originari di Liverpool), i King Hannah le hanno poi portate nel piccolo studio di Ali Chant (PJ Harvey, Aldous Harding, Perfume Genius), trovando una perfetta condivisione di vedute. Ovvero, rendere i pezzi molto ‘caldi’ registrandoli in presa diretta con tutti i musicisti nella stessa stanza, “mescolando la ricchezza e il ‘cuore’ degli anni ’70 con il rumore ribollente degli anni ’90”, afferma la press-release.

È dunque un folk rumoroso e spesso dilatato quello contenuto in ‘Big Swimmer’, un disco che guadagna una sua dimensione anche al cospetto dell’ingombrante predecessore. Lo fa in maniera differente, esplicitando la sua dimensione on the road già nei titoli dei pezzi (‘New York, Let’s Do Nothing’ o ‘Somewhere Near El Paso’), con un incedere regolare che si carica di elettricità in frequenti parti rumorose (‘The Mattress’, ‘Milk Boy’, ‘Suddendly, Your Hand’, la succitata ‘…El Paso’ , ‘Lily Pad’), che si rivelano i migliori momenti dell’opera. Merito delle doti di chitarrista di Whittle, non soltanto dal mero punto di vista esecutivo, ma anche da quello compositivo. La Merrick, dal canto suo, mostra una versatilità vocale che la porta oltre il paragone con PJ Harvey, arrivando a sembrare la frontwoman dei Dry Cleaning (citiamo ancora ‘New York, Let’s Do Nothing’) o mostrando di poter trattare anche le melodie pop (‘Davey Says’).

Big Swimmer’ è dunque un sophomore riuscito, perché solido ed efficace nella scrittura, vario nella sua composizione, e coerente in una proposta che non va a replicare fedelmente il fortunato esordio. I King Hannah mostrano dunque altre frecce al proprio arco, dando una autorevole impressione di maturità se si pensa che il loro primo LP è uscito solamente tre anni fa.

🙂



 

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