Le news di oggi: Green Day & Weezer, I-Days, GruVillage, Ohibò


Anche per il tour mondiale di Green Day e Weezer l’appuntamento è all’anno prossimo: le due date italiane, originariamente previste per il 10 e l’11 giugno 2020, sono state rimandate al 2021. Così, le due band americane suoneranno una dopo l’altra mercoledì 16 giugno all’Ippodromo di San Siro di Milano e giovedì 17 alla Visarno Arena di Firenze (all’interno di Firenze Rocks). I biglietti già acquistati restano validi per i rispettivi nuovi concerti; le prevendite sono comunque aperte su Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket, al netto di diritti e commissioni costano tra 55 e 65 euro per entrambi gli show.


Verrà recuperata anche la data congiunta di Korn e System Of A Down. Le due storiche band alt-metal non si esibiranno più il 12 giugno 2020, bensì il 10 giugno 2021, sempre all’interno dell’I-Days Festival di Milano. Anche in questo caso i tagliandi 2020 potranno essere riciclati per il concerto del prossimo anno; le prevendite rimangono aperte a 60 e 70 euro (a seconda della postazione) più diritti e commissioni su Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket.


E’ stata cancellata anche l’edizione 2020 del GruVillage Music Festival di Grugliasco (TO). Vengono dunque annullati i concerti di Deftones (23 giugno), LP (13 luglio), Fantastic Negrito (21 luglio) e Paul Weller (28 luglio) previsti all’interno della manifestazione. In questo caso non dovrebbe esserci recupero, l’organizzazione precisa che “i  biglietti per tutti i concerti cancellati verranno rimborsati e i dettagli, diversi per ognuno di essi, verranno comunicati a breve“.


Sembra essere terminata l’avventura del Circolo Ohibò di Milano, una delle poche isole felici rimaste per la proposizione live di musica rock di qualità in Italia. L’assenza di entrate economiche causata dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria in atto hanno purtroppo costretto l’associazione che gestiva il locale a interrompere il contratto di affitto. E’ evidente che nella situazione attuale sono molte le venue storiche che rischiano di non riaprire, per le quali sarebbe auspicabile un supporto legislativo dedicato. Confidiamo, da inguaribili ottimisti, che passato questo brutto momento l’Ohibò possa tornare a vivere, in via Benaco o altrove.


Lascia un commento