L’italiano del mese: Tersø, ‘Fuori dalla Giungla’ (Vulcano, 2019)

Genere: electro-pop | Uscita: 22 febbraio 2019

Sono passati poco meno di tre anni tra il primo incontro di coloro che sarebbero diventati i Tersø e il loro album d’esordio. Potrebbe non sembrare moltissimo, ma evidentemente le idee erano già molto chiare fin dall’inizio, come testimoniato dal loro primo EP, ‘L’altra parte‘, uscito nel 2017. “Nominiamo sempre FKA Twigs oppure Jon Hopkins, Lorde ma anche Luigi Tenco o il rap cantautorale di Dargen D’Amico” dice Marta Moretti in questa intervista, dando concretamente l’idea di quello che è il disegno del quartetto bolognese, ovvero accoppiare la più recente evoluzione della nostra tradizione cantautorale con la più recente evoluzione di ciò che rientra nella generica definizione di “musica elettronica”.

E’ proprio l’essere riusciti a far funzionare sia l’insieme che le due singole componenti il pregio maggiore dei Tersø. Sono canzoni, le loro, che potrebbero avere ragione d’essere anche con un diverso vestito, e che oltretutto possono vantare testi molto centrati (“Dalle frasi sulle maglie che ci fanno sembrare rari / Che ci fanno sembrare uguali“, è un esempio). L’interazione tra le melodie (tra cui vanno menzionate quelle di ‘Lynch‘ e ‘Stramonio‘) e l’articolata stratificazione elettronica si evidenzia come altrettanto efficace sin dall’openerLe frasi‘ (che è anche il brano migliore). Del resto, l’alternanza tra sintetizzatori, beat e samples ha sempre una precisa ragione nell’economia di composizioni che, opportunamente, non vanno mai sopra le righe. C’è anche un colto eclettismo tra le nove tracce in scaletta (la cassa dritta di ‘Le promesse‘, i rumori di fondo di ‘La tigre bianca‘), che oscillano sostanzialmente tra dream-pop e trip-hop e vanno a confermare quell’atmosfera di nordica urbanità data dalla ‘O’ barrata del moniker. Sono tutte componenti che rendono ‘Fuori dalla Giungla‘ un disco davvero interessante, e fanno dei Tersø i degni eredi di un’altra band emiliana, gli Ustmamò, che una ventina di anni fa aveva tentato con successo un analogo percorso.

VOTO: 🙂



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