M83: ‘Fantasy (Mute, 2023)

Genere: synth-gaze | Uscita: 17 marzo 2023

Nei mesi dei lockdown, Anthony Gonzalez ha potuto festeggiare i 20 anni dell’album di debutto del suo progetto musicale, entrambi denominati M83. È stata la pandemia stessa a dilatare i tempi di realizzazione di ‘Fantasy‘, che oltre a quel disco del 2001 segue altri sette pubblicati con il moniker che ha reso celebre il musicista francese. Un LP realizzato in maniera differente rispetto agli altri, composto e registrato con dinamiche da band insieme ai poli-strumentisti Justin Meldal-Johnsen e Joe Berry, che non si discosta però da quanto ormai ampiamente si conosce della sua musica.

Due, infatti, sono stati i propositi che ne hanno plasmato il nono capitolo della carriera del musicista nato ad Antibes: realizzare un disco che “si traducesse molto bene live” oltre che “fosse una sintesi di molti degli album più vecchi“. Dunque “big drums, big guitars, big synths, big vocals“, come testualmente illustra lo stesso Gonzalez a Consequence Of Sound, riassumendo in pochi vocaboli un suono sulla cui evoluzione lavora sin da quando era molto giovane. Specificatamente, ‘Fantasy‘ è un lavoro diviso sostanzialmente in due parti: una prima, già diffusa a inizio febbraio, in cui si prediligono le canzoni, e una seconda (svelata soltanto con la pubblicazione definitiva della scorsa settimana), in cui le atmosfere si dilatano e a shoegaze, dream-pop e synth-pop si aggiunge una flemma ambient con cui si raggiungono spesso 6-7 minuti di durata per brano.

La grandiosità di un suono che si assesta nella comfort zone dei successi del passato rende ‘Fantasy‘ un disco ad uso e consumo dei fan più devoti. Ha qualche passaggio ridondante (‘Deceiver‘) e qualcun altro prevedibile (‘Us And The Rest‘), ed è forse un po’ troppo lungo (oltre l’ora) per quanto propone a livello contenutistico, ma raramente annoia e, anzi, si fa ascoltare con gusto e attenzione, specialmente quando l’emotività si intensifica (‘Oceans Niagara‘, ‘Earth To Sea‘, ‘Dismemberment Bureau‘). Sono i crescendo sonori e le lunghe code strumentali i punti di forza di questo lavoro come di altri della discografia degli M83, a cui ‘Fantasy‘ aderisce perfettamente ponendosi ai piedi dal podio dei più riusciti, ma saldamente al di sopra di quelli meno riusciti.

VOTO: 🙂



 

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