Man Man: ‘Dream Hunting In The Valley Of The In-Between’ (Sub Pop, 2020)

Genere: art-pop | Uscita: 1 maggio 2020

I quasi sette anni passati tra ‘On Oni Pond‘, fino a un mese fa il più recente album dei Man Man, e questo nuovo ‘Dream Hunting In The Valley Of The In-Between‘, non sono stati un vero e proprio iato. In particolare per Ryan Kattner in arte Honus Honus, istrionico e incontrastato leader dell’esperta formazione originaria di Filadelfia. Se si considera che tra il 2013 e il 2020 il musicista americano ha pubblicato due LP (uno con il proprio moniker solista, l’altro con il super-gruppo Mister Heavenly), composto alcune colonne sonore, recitato in un film e in un documentario, ideato una serie animata, disegnato una graphic novel, tenuto una rubrica su un magazine, lavorato a un installazione artistica e al contempo scritto le 17 canzoni contenute in questo disco… beh, non dovrebbe essergli rimasto troppo tempo per riposare. La sua esuberanza è del resto palpabile sin dalle prime note del nuovo LP della sua band, il brillantissimo primo estratto ‘Cloud Nine‘, e in particolare nel relativo video, ovviamente diretto da egli stesso, in cui un simpatico signore di una certa età si mette a ballare per i vicoli di una città.

D’altro canto, chi ha avuto la fortuna di vedere i Man Man dal vivo racconta di show autenticamente elettrizzanti, nei quali la bravura dei musicisti si fonde con un’energica empatia oltremodo contagiosa. E’ anche quanto sprizza da tutti i pori del sesto album in studio del sestetto americano, volontariamente confinatosi a registrare in presa diretta nel piccolo studio del produttore Cyrus Ghahremani. “Per me è fondamentale che si senta una band che suona insieme in una stanza, che comunica, che respira organica, sgusciante, viva“, asserisce il frontman nella press-release della loro nuova etichetta, la Sub Pop. Il suo pianoforte, costante guida delle partiture seguite dai suoi compagni, continua ad essere circondato da una strumentazione così abbondante da avvicinarsi a quella di un’orchestra: organo, chitarra, basso, ukulele, percussioni, marimba, melodica, tromba, clarinetto, sassofono, campionamenti e cori si dispiegano lungo 50 minuti intensi, che come l’incessante e versatile attività creativa del loro principale ideatore non sembrano conoscere pausa.

Alla parte strumentale di ‘Dream Hunting In The Valley Of The In-Between‘ non è meno quella prettamente cantautorale: una solida sequenza di azzeccatissime melodie associate a testi ironici, grotteschi, spesso opposti a un’euforia solo apparente (“Nothing ever lasts / Haven’t you learned this by now?“) sono attestato di autentico genio, peraltro maggiormente incanalato nella forma-canzone rispetto al passato, e dunque più incisivo che mai. ‘On The Mend‘, ‘Lonely Beuys‘, ‘Future Peg‘, ‘Sheela‘ e la diversamente veloce ‘If Only‘ sono frutto di grande songwriting, che non soffoca la natura estrosa del gruppo né il suo amore per teatro e musical (‘Goat‘, ‘Hunters‘ ‘The Prettiest Song In The World‘, ‘Powder My Wig‘). Il loro essere costantemente sopra le righe è forse l’unico aspetto che può risultare un po’ fastidioso, ma come i Man Man in giro ce ne sono pochi, e questo album lo dimostra ampiamente.

VOTO: 😀



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