Metronomy: ‘Small World’ (Because, 2022)

Genere: indie-pop | Uscita: 18 febbraio 2022

Ex batterista ed ex DJ, Jospeh Mount ha scoperto la sua vena artistica nella chiassosa Brighton, così diversa dalla piccola Totnes (Devon), dove è cresciuto. Proprio nei club in riva alla Manica ha iniziato a suonare, dapprima tutto solo con il suo laptop, quindi creandosi una band sempre più numerosa. L’attuale versione dei Metronomy può contare su cinque componenti, che nel settimo album del progetto guidato dal musicista inglese suonano da collettivo come mai avevano fatto, tanto da condividere con il proprio leader sia le foto per la stampa (come quella qui sotto) che la presenza nei videoclip.

Questo perché la scelta per ‘Small World‘ è stata preminentemente analogica, con qualche passaggio sintetico/elettronico a condire una scrittura sostanzialmente cantautorale, segnata dai due anni di pandemia in cui si è ben poco ballato. È l’album più riflessivo della carriera del gruppo, questo, in cui i downtempo superano gli uptempo, nonostante il trademark funk-pop mantenga una significativa presenza. La foto di copertina, uno scatto della madre di Joseph di uno scorcio della natura che circonda il paesino in cui ha vissuto da piccolo, descrive abbastanza bene il mood di un disco che, anche per la nota stampa, si propone di “ritornare ai semplici piaceri della vita, alla natura, abbracciando sonorità più scarne, il tutto mentre vengono poste domande esistenziali più profonde“.

Tutto ciò non impedisce al quintetto inglese di sfoderare i soliti singoli dall’orecchiabilità estrema: in questo senso ‘It’s Good To Be Back‘, con quel riff di synth appiccicoso come l’Attack, è a suo modo un capolavoro. ‘Things Will Be Fine‘ e ‘Right On Time‘ seguono a ruota, sebbene appaiano più adatti a un aperitivo che a una seratona in discoteca. In ‘Small World‘ però anche i lenti risultano piuttosto credibili, soprattutto per la loro discreta carica emotiva: ‘Life And Death‘, ‘Loneliness On The Run‘, ‘I Lost My Mind‘, ‘I Have Seen Enough‘, e soprattutto ‘Hold Me Tonight‘, che si giova moltissimo del featuring di Dana Margolin dei Porridge Radio, una che sa tramutare in oro tutto ciò che tocca. È dunque un bel disco il nuovo dei Metronomy, gradevole di per sé ma encomiabile per come mostri un altro lato di una band che può ambire a essere qualcosa di più di una fucina di banger.

VOTO: 🙂



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