I 10 album più interessanti tra quelli pubblicati nel weekend, nell’ordine in cui dovreste ascoltarli:
1. Mogwai: ‘The Bad Fire’
Post-rock
Tutto questo undicesimo LP della loro storia, prodotto da un mostro sacro come John Congleton, sembra voler rappresentare una forma di reazione alle avversità della vita, come se suonare il più rumorosamente possibile le potesse scacciare via. ‘The Bad Fire’ presenta delle tracce che sono più Mogwai degli stessi Mogwai (‘Hi Chaos’, ‘Pale Vegan Hip Pain’, ‘Fact Boy’), forse l’unico limite del lavoro non tanto di per sé, quanto comparato con l’intera discografia. Alla fine, i pezzi che più colpiscono sono le tre vere e proprie canzoni: ‘God Gets You Back’, ‘Fanzine Made Of Flesh’ e la succitata ‘18 Volcanoes’. Perché si inserisce una dimensione ulteriore come quella dei vocals, eccezionalmente convincenti anche dal punto di vista melodico. 🙂
2. FKA Twigs: ‘Eusexua’
Indie-techno
3. The Veils: ‘Asphodels’
Chamber-pop
4. Anna B. Savage: ‘You And I Are Earth’
Operatic-folk
5. Tunng: ‘Love You All Over Again’
Folktronica
6. Benjamin Booker: ‘Lower’
Psych-rock
7. Ditz: ‘Never Exhale’
Post-punk
8. Rose City Band: ‘Sol Y Sombra’
Alt-country
9. C. Duncan: ‘It’s Only A Love Song’
Indie-pop
10. Young Knives: ‘Landfill’
Experimental-rock
Questa settimana potete ascoltare anche: Kathryn Mohr, Motherhood, Bilk, Chris Eckman, Slowly Slowly, David Allred, Matt Berry, Beneath A Steel Sky, Open Head.