Molly: ‘Picturesque’

🎵 Shoegaze | 🏷 Sonic Cathedral | 🗓 13 gennaio 2023

I Molly hanno davvero molto di sorprendente. Innanzitutto, stupisce che a fare tutto questo rumore siano soltanto in due, il frontman e chitarrista Lars Andersson e il batterista Phillip Dornauer. Non è così usuale, poi, trovare una band rock proveniente da Innsbruck, Austria, latitudine che solitamente dà i natali a degli sciatori piuttosto che a dei musicisti. È però il loro blend tra shoegaze, art-rock e post-rock a lasciare maggiormente sbalorditi, tanto che la Sonic Cathedral, etichetta inglese esperta di distorsioni e riverberi, li ha in roster sin dai tempi del loro LP di debutto, ‘All That Ever Could Have Been‘ del 2019.

Quel disco iniziava addirittura con un brano di 15 minuti, indice effettivo di come tempo e spazio, per i Molly, siano sempre stati relativi. ‘Picturesque‘, per esempio, fluttua tra la contemporaneità e il Romanticismo, il noto movimento artistico del 18° secolo, che ne è la principale fonte di ispirazione e lo rende a tutti gli effetti un concept-album. A leggere la press-release prende spunto da una serie di autori dell’epoca, da Novalis ad Hans Christian Andersen, dai fratelli Grimm a Friedrich de la Motte Fouqué. Lo conferma lo stesso Andersson: “Ogni volta che entro in un museo e passo davanti a dei dipinti del Romanticismo, mi fermo come in soggezione. Qualunque cosa sia – storie, dipinti, musica – fa scattare qualcosa di profondo dentro di me, qualcosa di profondamente umano. Colpisce davvero un nervo scoperto e mi ci fa immergere completamente fino al punto in cui non riesco più a muovermi.

Tra i tanti aspetti in cui il leader dei Molly dimostra di essere estremamente capace, c’è proprio la trasmissione in musica di queste stesse emozioni. Le sue chitarre e ancor più il suo intensissimo timbro conferiscono al duo tirolese una caratterizzazione difficilmente imitabile. Per trovare una tale qualità vocale in una band di analoga estrazione bisogna scomodare i Sigur Rós, sicuramente uno dei rifermenti principali di Lars e Phillipp, che dichiarano di essere rimasti molto colpiti dalle stratificazioni “more is more” dei Pond, mentre la nota stampa della loro label nomina Slowdive, Nirvana, Daniel Johnston, Brian Wilson e Kevin Shields.

Una serie di influenze che hanno concorso in egual misura alla costruzione di ‘Picturesque‘, un disco che grazie al bellissimo singolo ‘Ballerina‘ mette in mostra grandi qualità di sintesi, ma sa anche reggere le lunghe distanze: i 12 minuti di ‘Metamorphosis‘ contengono potenzialmente tre diversi brani, con la prima parte cantata e il finale strumentale che esprimono analoga bellezza e profondità. Un non dissimile magnetismo lo irradia la jonsianaThe Golden Age‘; ‘So To Speak‘ è un altro crescendo estasiante, mentre ‘The Lot‘ fa trascorrere ulteriori 11 minuti senza che ce ne si accorga. È indubbiamente un momento molto favorevole per lo shoegaze mitteleuropeo, scena che mai avremmo potuto immaginare potesse esistere: dopo il belga The Haunted Youth, gli austriaci Molly ne danno un’altra personalissima e considerevole versione.

😀



 

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