I 10 album più interessanti tra quelli pubblicati nel weekend, nell’ordine in cui dovreste ascoltarli:
1. The Murder Capital: ‘Blindness’
Alt-rock
Nel loro terzo LP, i Murder Capital cercano di flaggare altri tag rispetto a quello sempre e quasi unicamente assegnatogli, “post-punk”. Stilisticamente ci riescono anche grazie all’aiuto di John Congleton, che li porta in pieno territorio alternative-rock, con deviazioni grunge e parecchio noise. Così facendo, però, si perde la raffinatezza vellutata che era stata la componente vincente del precedente ‘Gigi’s Recovery’. Non un brutto album, dunque, ma meno convincente dei due precedenti. 🙂
2. Sam Fender: ‘People Watching’
Heartland-rock
Così inglese eppure così Americano (con la A maiuscola), Sam Fender si conferma il più divulgabile discendente di Bruce Springsteen attualmente in circolazione. ‘People Watching’ non è certo una rivoluzione rispetto ai due LP precedenti, che già di per sé si erano rivelati tutt’altro che sperimentali. Eppure appare tutto così fresco, sia per il volto di attore del Nostro, che per dei testi quasi sempre ispirati, che per melodie che si infilano in testa molto rapidamente. È destinato a durare Sam, soprattutto dal punto di vista delle statistiche, ma nella sua musica c’è anche qualcosina in più di un algoritmo. 🙂
3. Motorpsycho: ‘Motorpsycho’
Psych-rock
4. Youth Lagoon: ‘Rarely Do I Dream’
Dream-pop
5. Liminanas: ‘Faded’
Art-rock
6. Saya Grey: ‘Saya’
Sophisti-folk
7. Sunny War: ‘Armageddon In A Summer Dress’
Folk-punk
8. Califone: ‘The Villager’s Companion’
Experimental-rock
9. Porridge Radio: ‘The Machine Starts To Sing’ EP
Alt-rock
Se si pensa che queste quattro canzoni sono state scartate dall’ultimo LP, si riesce a cogliere la grandezza dei Porridge Radio e la bellezza che sono riusciti a diffondere in questi pochi anni. Una bellezza sporca, combattiva, rumorosa e tutt’altro che solare, che è riuscita ad arrivare al cuore di una fanbase assai determinata nel supportare i saliscendi vocali ed emotivi di Dana Margolin. Il poker di tracce di ‘The Machine Starts To Sing’ non è inferiore a tracklist più affollate nella sua qualità media, e si rivela un bellissimo regalo di addio. 😀
10. Chalk: ‘Conditions III’ EP
Electro-punk