Nick Cave & Warren Ellis: ‘Carnage’ (Goliath, 2021)

Genere: experimental-rock | Uscita: 25 febbraio 2020

La prima volta che Nick Cave si è messo a parlare di ‘Carnage‘ è stato in chiusura a un post sul suo blog personale, ‘The Red Hand Flies‘, in cui rispondeva a un fan che gli aveva chiesto come stesse passando il lockdown: “Come promesso, sono andato in studio – con Warren – per fare un disco“. Una sorta di post-scriptum di rilevanza formalmente inferiore rispetto al resto della disquisizione, ma divenutane la parte più importante. Nonostante un album con i Boys Next Door, quattro con i Birthday Party, diciassette con i Bad Seeds e due con i Grinderman, un disco di Nick Cave fa sempre notizia. Con analoga sorpresa, giovedì scorso i fan del musicista e cantautore australiano hanno visto materializzarsi senza preavviso il nuovo LP del loro idolo, già pronto all’ascolto per intero sulle piattaforme streaming e accreditato – novità assoluta per un disco di canzoni – solo a sé stesso e all’amico Warren Ellis.

Sono giunto alla conclusione di essere essenzialmente ‘una cosa che va in tour’. C’è un terribile struggimento e la sensazione di una vita vissuta a metà (…) ho nostalgia dell’abbandono sfrenato della performance dal vivo“, continuava il musicista australiano in quel post. Una voglia di suonare che la pandemia e le misure di distanziamento sociale non potevano contenere, incidendo però nella scelta del raduno, limitato allo studio, di due sole persone. In verità, rispetto alle ultime pubblicazioni con la sua storica band (soprattutto il recente ‘Ghosteen‘) la sostanza non cambia poi di molto: sono Nick & Warren la forza propulsiva degli ultimi 20 anni di Bad Seeds, con Cave che solitamente si occupa delle liriche ed Ellis delle musiche. Una ripartizione confermata anche per questo lavoro, registrato in sole due settimane. “La creazione di Carnage è stato un processo accelerato di intensa creatività“, ci tiene a sottolineare il barbuto poli-strumentista, che rimarca come “le otto canzoni erano già presenti, in una forma o nell’altra, dopo i primi due giorni e mezzo“. Del resto, la loro è un’unione che va al di là della mera collaborazione musicale, è una sorta di affinità elettiva artistica e personale, che si concretizza, una volta di più, in composizioni creativamente inarrivabili ed emozionalmente strazianti.

Carnage‘ ospita altri otto elevatissimi esemplari, molto più affini all’ultima trilogia badseedsiana che al rock sporco e cattivo dei Grinderman. Cave seguita a inanellare immagini che accostano sacro e profano (“I am a Botticelli Venus with a penis” riassume bene il concetto), a cominciare dall’openerHand Of God‘, la traccia che più resta in mente, un po’ per la cassa dritta e un po’ per il coro che ne declama il titolo. Allo stesso modo, si segnalano per la loro eccezionalità la title-trackCarnage‘, il brano più convenzionale (ma tra molte virgolette) del lotto, che raggiunge il suo zenit nel ritornello accompagnato da archi e cori; lo spoken-word di ‘White Elephant‘, trascinato dalle stilettate dei synth di Ellis e che sfocia addirittura in un gospel; una ballata amaramente dolcissima come ‘Albuquerque‘, una delle più riuscite descrizioni in musica della stringente attualità; infine il crooning, accompagnato quasi esclusivamente dal pianoforte, di ‘Balcony Man‘, un pezzo in realtà estremamente ottimista, che si chiude con una massima che potrebbe rimanere nella storia come “what doesn’t kill you just makes you crazier“. Non sarebbe il primo (e probabilmente neanche l’ultimo) verso di Re Inchiostro a farlo. Uno per cui sono quasi esauriti, ormai, gli aggettivi atti a descriverlo. Nel nostro piccolo ce n’è avanzato uno: “impressionante”. Da intendersi nella triplice accezione del termine: ovvero “sconvolgente”, “stupefacente” e “straordinario”.

VOTO: 😀



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