Nuova musica: Local Natives, Polyphonic Spree, Billie Eilish, Muse, Julien Chang, Miya Folick

In occasione della ripresa della loro attività live (con un tour in Nordamerica), i Local Natives hanno condiviso due inediti. ‘Desert Snow‘ ed ‘Hourglass‘ sono stati scritti nei mesi di riposo forzato causato dalla pandemia: “Questa musica ci ha fatto superare alcuni momenti davvero difficili e ci ha ricordato quanta gioia proviamo nel suonare insieme“, afferma in una nota la band californiana, che non sembra però essere in procinto di dare un seguito a ‘Violet Street‘ (2019).



Nonostante ‘Afflatus‘, l’album di cover uscito lo scorso anno, un disco di inediti dei Polyphonic Spree manca dal 2014. Un’attesa che si esaurirà l’anno prossimo, quando uscirà ‘Salvage Enterprise‘, il nuovo LP del collettivo guidato dall’ex Tripping Daisy Tim DeLaughter. Il frontman ha già confermato il titolo del disco e diffuso quella che ne sarà la traccia conclusiva, denominata ‘Go Down To The Soul‘ e totalmente nei binari di quanto fatto in passato dal gruppo corale texano.


Un paio di canzoni nuove le ha condivise anche Billie Eilish, raggruppandole in un EP digitale denominato ‘Guitar Song‘, giacché sono pezzi quasi solo voce e chitarra (suonata dall’immancabile Finneas). ‘TV‘ e ‘The 30th‘ rafforzano l’impressione che avemmo ai tempi dell’uscita del suo LP d’esordio, ovvero che la coppia di fratelli dovrebbe avere ambizioni cantautorali anziché di popstar, e che la voce di Billie rende molto di più con arrangiamenti scarni.



Non smettono di buttar fuori nuovi brani i Muse, che – ricordiamolo – il 26 agosto faranno ‘Will Of The People‘, il loro nuovo album. ‘Kill Or Be Killed‘ ne è la quarta anticipazione (dopo la title-track, ‘Compliance‘ e ‘Won’t Stand Down‘) ed è “liricamente ispirata da ‘Live And Let Die’ di Paul McCartney“, mentre musicalmente “abbiamo trovato un suono metal moderno con doppia cassa e persino un growl death“, afferma il frontman Matt Bellamy.


Era stato piuttosto sorprendente ‘Jules‘ (2019), il disco di debutto di Julien Chang, allora appena 19enne. Sembra essere sulla buona strada anche il seguito ‘The Sale’, almeno alla luce del primo singolo, ‘Marmalade‘, che ricorda il miglior Wild Nothing. Scritto tra il suo appartamento di Baltimore e la sua stanza del dormitorio studentesco a Princeton, il sophomore del musicista americano lo vede suonarsi da solo tutti gli strumenti. Uscirà per Transgressive il 4 novembre prossimo.


Arriverà invece il 9 settembre ‘2007‘ (è un titolo, ndr), il nuovo EP di Miya Folick. Conterrà sei canzoni, tra cui l’ultimo singolo ‘Nothing To See‘ e le già note ‘Oh God‘ e ‘Ordinary‘. Prodotto da Andrew Sarlo (frequente collaboratore dei Big Thief), il più recente estratto è un bel brano avvolgente che intende discernere dell'”innamorarsi di una persona emotivamente non disponibile“.


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