Nuova musica: Phoenix, Orielles, Polly Paulusma, Vök, PVA

Questa foto che fa molto Versailles è la copertina del nuovo album dei Phoenix, che come previsto si chiamerà ‘Alpha Zulu‘, e che uscirà il 4 novembre per Loyaute/Glassnote Records. È stato registrato al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, che si trova all’interno del Palais du Louvre: “Abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico produrre qualcosa dal nulla all’interno di un museo. E con la pandemia, abbiamo potuto farlo davvero, essere soli in un museo completamente vuoto“, racconta il chitarrista Branco. Alla produzione la stessa band, ispirata dal compianto amico e collaboratore Zdar: “In diversi momenti abbiamo come potuto avvertire le sue idee“, ricorda l’altro chitarrista Christian Mazzalai. Dopo la title-track, ieri è stato condiviso un secondo estratto da quello che sarà il settimo LP in carriera per la band francese. Si intitola ‘Tonight‘ e ospita il featuring di Ezra Koenig dei Vampire Weekend.


Sembra essere una decisa svolta nel suono degli Orielles il nuovo album ‘Tableau‘, il quarto della loro storia, che arriverà il 7 ottobre via Heavenly Records. Conterrà ben 16 tracce co-prodotte insieme a Joel Anthony Patchett (King Krule, Tim Burgess) e generate nell’estate del 2021 da diverse sessioni di “heavy improvisation“. Primo esempio è un brano lungo quasi 8 minuti intitolato ‘Beam/s‘.


Il 30 settembre uscirà ‘The Pivot Of Which The World Turns‘, nuovo album di Polly Paulusma e primo suo disco di inediti dal 2014. La nota stampa racconta essere nato come “una collaborazione di 24 tracce tra amici che producono una canzone al mese per continuare a scrivere i brani di Polly mentre lei era intenta a finire il suo dottorato di ricerca. Tra essi, Kathryn Williams, David Ford e la scrittrice Laura Barnett“. È stato anticipato sinora da tre singoli decisamente differenti tra loro, di cui l’ultimo in ordine temporale è l’alt-rock di ‘Luminary‘.


Una settimana prima, il 23 settembre, sarà invece la volta dell’alt-pop degli islandesi Vök. Pubblicheranno via Nettwerk il loro omonimo terzo LP, che avrà 12 brani in scaletta tra cui l’ultimo estratto ‘Headlights‘. Autoprodotto da Margrét Ràn ed Einar Stef in Islanda, è stato masterizzato da Glenn Schick (Phoebe Bridgers, Future), e mixato da David Wrench (Arlo Parks, Sampha) e Friðfinnur Oculus.


Il 14 ottobre sarà tra noi ‘Blush‘, l’album d’esordio dei PVA, trio che una volta si sarebbe probabilmente definito “electro-clash” e che comunque fonde con buoni risultati rock ed elettronica. Se ne era già accorto il solito Dan Carey, che li ha scoperti, e la Ninja Tune, che li ha messi sotto contratto. “Volevamo sorprendere le persone e fare qualcosa di più di far suonare l’album come se fossimo in concerto“, dicono i tre ragazzi di South London. Il più recente estratto dal loro primo LP si chiama ‘Bad Dad‘.


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