Palm: ‘Rock Island’ (Carpark, 2018)

Prendete un paio di Beach Boys e fateli suonare con la sezione ritmica dei Battles: il risultato potrebbe essere non molto dissimile a quanto propongono i Palm, quartetto originario di New York ma ‘ricollocatosi’ a Philadelphia. Il trasloco è stato collettivo, e i quattro vivono ancora vicini, come accadeva nella Grande Mela. Sintonia apparentemente contraddittoria rispetto alla loro musica, che dà spesso l’idea che ognuno vada per sé. Ma è un’idea data da un ascolto distratto e superficiale, perché nelle canzoni dei Palm c’è sempre un filo conduttore, e questi ghirigori math uniti a dolciastre melodie indie-pop, una volta terminato l’effetto straniante, possono anche arrivare a entusiasmare. Personalmente, ci convincono.

VOTO: 🙂


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