Robert Levon Been: ‘Original Songs From The Card Counter’ (PIAS, 2021)

Genere: colonna sonora | Uscita: 10 settembre 2021

Che fosse figlio d’arte, Robert Levon Been non lo voleva fare sapere, almeno all’inizio della sua carriera. Nei primi due album dei Black Rebel Motorcycle Club compare nei credits come Robert Turner, un po’ per allontanare l’inevitabile attenzione che il figlio di un componente fondamentale di una band dell’importanza dei Call avrebbe attirato su di sé, un po’ perché a venire giudicata fosse soltanto la sua musica. La storia della band californiana ha poi parlato da sola, tanto che in poco tempo fu il Been senior, Micheal a venire etichettato come “il padre di Robert”, che seguì in tour come tecnico del suono. Purtroppo, nel 2010, mentre era al lavoro con il figlio durante un festival in Belgio, fu colpito, a soli 60 anni, da un infarto che gli fu fatale. Da allora Been jr si è letteralmente fatto carico della sua eredità, prima inserendo una sua canzone (‘Let The Day Begin‘) in un album dei BRMC (‘Howl‘, 2013), quindi prendendo il suo posto in alcuni concerti del tour della reunion dei Call. Infine, quasi 30 anni dopo il genitore, che contribuì alla colonna sonora di uno dei più celebri film di Paul Schrader, ‘Light Sleeper‘ (‘Lo spacciatore‘ nella versione in lingua italiana), anche Robert è stato ingaggiato del regista americano, per lo score di ‘The Card Counter‘ (‘Il collezionista di carte‘), presentato a Venezia a inizio mese e nei cinema da qualche settimana: “Ho continuato a pensare che l’unica ragione per cui ho ricevuto la chiamata di Paul è perché mio padre non era disponibile“, confessa Been a Variety con buona dose di ironia.

Original Songs From The Card Counter‘ doveva in origine essere una sola canzone, quella per la scena conclusiva della pellicola. L’espressività del pezzo ha spinto il regista ad ampliare la collaborazione con il 43enne musicista anche per altre parti del film, fino a che tutta la colonna sonora è diventata a suo unico nome. Si tratta, peraltro, del primo disco in assoluto a portare in copertina le sue generalità, “Robert Levon Been”. Un vero e proprio debutto che si compone di sei brani cantati e sette strumentali, anche questi ultimi significativi al di là della loro funzione primaria nell’opera.

La manciata di canzoni scritte dal giovane Been per l’occasione sono dunque le prime a sua esclusiva firma e, al netto dell’efficacia nella pellicola, si propongono di per sé come incisive e, semplicemente, belle. L’opener ‘Rapture‘ ad esempio, lenta e nebbiosa come molti di quelle della band in cui milita, ma meno elettrica e rumorosa. È un po’ la caratteristica che fa dell’ascolto di questo disco un documento interessante al di là della predilezione per i Black Rebel Motorcycle Club: anche ‘Arise Sun‘, ‘Smoke Ring‘ e ‘Adore‘ hanno quella densità emozionale che già gli conoscevamo, ma sviluppata diversamente, in particolare attraverso i synth di quest’ultima. È quasi un peccato dover attendere qualche minuto e qualche traccia per giungere alla successiva, o dover interrompere l’ascolto dopo la coda avvolgente della conclusiva ‘Mercy Of Men‘. Quello che ‘Original Songs From The Card Counter‘ mette indubbiamente in mostra è la capacità di Robert Levon Been di reggere la lunga distanza in autonomia: un suo intero album di canzoni, a questo punto, diventa quasi d’obbligo.

VOTO: 🙂



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