Genere: indie-rock | Uscita: 25 ottobre 2019
Che in California sia consuetudine fare surf, skate e un sacco di feste potrebbe sembrare un luogo comune. Brooks Nielsen e Matt Taylor, voce e chitarra dei Growlers, si sono però conosciuti proprio esercitando tre delle tipiche attività dei giovani che crescono nel Golden State, a Dana Beach per la precisione. Proprio un party è stata l’occasione per la loro prima esibizione insieme, così attesa dall’essersi messi a comporre ben sei nuove canzoni nel pomeriggio precedente il loro primo concertino. Di feste, o meglio di festival, sarebbero poi divenuti grandi esperti: è prettamente loro l’organizzazione del Beach Goth, kermesse musicale assolutamente eclettica nata nel 2012 a Santa Ana, ovviamente in California, e divenuto subito uno dei riferimenti della scena festivaliera della West Coast, sui cui palchi si è esibita, tra gli altri, gente come James Blake, Bon Iver, Patti Smith, Grimes, Gucci Mane, Real Big Fish, TLC e Julian Casablancas, da solo o con i Voidz.
Proprio il frontman degli Strokes è uno dei fan illustri della band di stanza a L.A., impegnatosi nel produrre e pubblicare (per la sua etichetta, la Cult Records) il precedente ‘City Club‘ del 2016. Julian che è anche evidente riferimento artistico nell’interpretazione di Nielsen e nella scrittura di Taylor, soprattutto in questo ‘Natural Affair‘, sesto LP in carriera che esce per la loro neonata etichetta (che si chiama Beach Goth come il festival) e che appare da subito come un lavoro molto catchy. A una certa essenzialità strokesiana i Growlers sommano corpose dosi di “new wave funk“, come loro stessi amano definirsi. C’è dunque sempre un giro di basso accattivante (‘Social Man‘, ‘Tune Out‘, ‘Shadow Woman‘, ‘Stupid Things‘) nelle loro canzoni, mai cosi melodicamente rotonde e dirette, tanto da citare gli Spandau Ballet quale ispirazione di un disco certamente anche molto ’80s.
Sono bravi pero i due californiani a non esagerare con la semplicità, e a scegliere di volta in volta strutture non eccessivamente ripetitive e sorrette costantemente da un discreto cantautorato, insolitamente moderno-romantico e “upbeat” (altra loro definizione). ‘Natural Affair‘, ‘Long Hot Night‘, ‘Coinstar‘ e ‘Try Hard Fool‘, ‘Live And Die Forver‘ sono tutte Canzoni con la C maiuscola, e in tal senso venute proprio bene. Insomma, l’intrattenimento operato dai due amici, da quel primo party sino al festival che si sono inventati passando per le canzoni della loro band, riesce sempre a fare centro.