The Van Pelt: ‘Artisans & Merchants’ (La Castanya, 2023)

Genere: alternative-rock | Uscita: 17 marzo 2023

La prima fase della carriera dei Van Pelt durò un attimo. Soltanto quattro anni, il tempo di far uscire un paio di album senza grande eco mediatica – tutti così presi a celebrare grunge e brit-pop – per poi sparire senza troppo clamore. ‘Stealing From Our Favorite Thieves‘ (1996) e ‘Sultans Of Sentiment‘ (1997), però, restarono nei ricordi di uno zoccolo duro di fan che aveva particolarmente apprezzato questo blend tra punk, no-wave e college-rock. Così, il quartetto newyorkese ha avuto la possibilità di risorgere un altro paio di volte: nel 2009, quando fu invitato a suonare a qualche show (tra cui il SXSW), e soprattutto nel 2014, quando riuscì a pubblicare quel “terzo LP immaginario” (‘Imaginary Third‘) che aveva cominciato a preparare prima della separazione.

Artisans & Merchants‘, però, rappresenta la vera e propria reunion del gruppo. Perché si tratta di brani tutti inediti, e perché si è ritrovato al completo in uno studio di registrazione per suonare le proprie nuove canzoni. Precisamente a Filadelfia, dove Jeff Zeigler (The War On Drugs, Kurt Vile) ha aggiunto il suo tocco psichedelico a un sound che appare ancora oggi attuale e distintivo. A dare una mano, tra gli altri, il fratello del frontman Chris Leo, Ted (Ted Leo And The Pharmacists) e Nate Kinsella (Joan Of Arc).

Ed è un piacere rilevare come le nuove canzoni dei Van Pelt suonino come se questi 25 anni non fossero mai passati. A loro modo fresche e di certo credibili, con la conferma delle qualità di frontman e di interprete di Leo, che passa con uguale disinvoltura dal cantato allo spoken-word (‘We Gotta Leave‘, ‘Punk House‘). Gli altri 3/4 della band (il chitarrista Brian Maryansky, il batterista Neil O’Brien e il bassista Sean Greene) creano tappeti sonori intricati ma non complessi, che si fanno via via più coinvolgenti nel loro intensificarsi in code strumentali (‘Image Of Health‘, ‘Cold Coconuts‘). È difficile capire se per i Van Pelt ci sia ancora un pubblico in tempi come gli attuali, tutt’al più se un disco ‘in ritardo’ quale questo viene pubblicato da una piccola etichetta spagnola. ‘Artisans & Merchants‘, però, è un buon lavoro che ha poco da invidiare a quelli usciti negli anni ’90, permettendo, a chi sentiva la mancanza di questa band e di questi suoni, di riascoltarli con piacere.

VOTO: 🙂



 

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