The Waeve: ‘City Lights’

🎵 Art-rock | 🏷 Transgressive | 🗓 20 settembre 2024

Una trama perfetta per un film romantico, la storia dei Waeve. L’incontro di due musicisti (Graham Coxon dei Blur e l’ex Pipettes Rose Elinor Dougall) a un concerto, le conversazioni che si infittiscono e si fanno sempre più frequenti, e che portano all’idea di realizzare un album (‘The Waeve’, 2023) registrato in piena pandemia, e infine allo scoccare di un’altra scintilla, quella romantica, così luccicante da far nascere una bambina. A Eliza May, loro figlia, è dedicata una traccia (‘Song For Eliza May‘) del sophomore ‘City Lights’, che giunge a circa un anno e mezzo di distanza da quel debutto che li ha fatti ancora più unire.

È dunque una sorta di chiusura del cerchio, questo disco, ma anche l’apertura di un altro che si preannuncia più ampio: la relazione tra Graham e Rose si è rivelata tutt’altro che occasionale, e anche a livello musicale questo nuovo LP sembra voler sottolineare quanto questo progetto sia per loro rilevante, rilanciandolo pure a livello stilistico. Se ‘The Waeve’ era stato descritto come “una rivisitazione della tradizione folk britannica”, ‘City Lights’ si addensa e si inspessisce in una decisa direzione rock (la title-track, ‘Moth To The Flame’, ‘Broken Boys’), con una maggiore presenza vocale di Coxon, che spesso si fa sentire, oltre che con la chitarra, anche via sax, strumento ancora più presente in un suono che contempla anche una sezione d’archi.

Ci si imbatte, dunque, nella stessa quantità di sorprese che già avevano caratterizzato l’esordio. Sono però differenti, in media più rumorose, spesso dilatate (‘Druantia’, ‘Sunrise’), ma altrettanto gratificanti. È un’opera che cresce con gli ascolti, ‘City Lights’, e mostra una abbondante varietà (‘Simple Days’ e ‘Girl Of The Endless Night’ avrebbero anche potuto far parte del predecessore), pur mantenendosi costantemente interessante. È per questo un lavoro meno coeso di quello del 2023, ma più determinato e consapevole, esattamente quanto l’evoluzione privata del rapporto dei due componenti del gruppo.

🙂



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