Tomberlin: ‘I Don’t Know Who Needs To Hear This’ (Saddle Creek, 2022)

Genere: indie-folk | Uscita: 29 aprile 2022

Era una quotidianità ordinaria quella di Sarah Beth Tomberlin, figlia di un pastore in esercizio nella zona più rurale dell’Illinois; un impiego regolare a cui dedicarsi ogni santo giorno, con il poco tempo libero da dedicare alla scrittura di canzoni. Fu quando decise di caricarle su Bandcamp che le cose cambiarono, qualcuno alla Saddle Creek le ascoltò e decise che sarebbe stato opportuno far fare un disco a quella ragazza, allora poco più che ventenne. Fu così che nel 2018 giunse a pubblicare ‘At Weddings’, esordio distintamente indie-folk in cui, nella semplicità di arrangiamenti spogli ed essenziali, il suo talento da cantautrice cominciava a emergere nitido.

Quattro anni dopo, Tomberlin è diventata una musicista a tutti gli effetti, si è trasferita a New York, e ha potuto contare sull’apporto di Phil Weinrobe, già al lavoro con un paio di componenti dei Big Thief per i loro album solisti. È anche per questo che, a dispetto del titolo, ‘Non so chi avrà bisogno di ascoltarlo’ (la traduzione in italiano, ndr) è al di là di ogni ragionevole dubbio un passo in avanti nella sua evoluzione artistica. Le nuove canzoni di Sarah sono più complesse, più dilatate, utilizzano una strumentazione più ampia e appaiono senz’altro più mature, pur apparendo spontanee quanto quelle di inizio carriera.

Volevo allestire un altare dedicato ai sentimenti”, dice lei di questo LP, che ha i due highlights nella sua seconda parte, ‘Stoned’ ed ‘Happy Accident’, ma che nel resto della sua tracklist non li fa di certo sembrare episodi isolati. C’è una malinconia di fondo da farfalle nello stomaco che permea tutto il disco e gli dona grande impatto emozionale, oltre a un bel lavoro sui suoni, che si fanno più ispidi quando devono sottolinearne i passaggi cardine. Chi ha recentemente apprezzato le cose di Phoebe Bridgers, Hand Habits, Snail Mail e Soccer Mommy potrà amare anche questi pezzi, meno dinamici ma altrettanto ben scritti, cantati e arrangiati.

VOTO: 🙂



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