Genere: indie-folk | Uscita: 7 settembre 2018
Negli anni in cui il progetto Waxahatchee stava sgomitando per acquisire notorietà (ovvero prima del passaggio alla Merge Records e della pubblicazione di ‘Ivy Tripp‘ del 2015), Katie Crutchfield scriveva canzoni anche con il moniker di Great Thunder. Se come Waxahatchee erano (e ancora oggi sono) le chitarre elettriche a farla da padrone, nella versione Great Thunder l’approccio adottato da Katie era decisamente più minimale e influenzato dalle sue radici country/folk. “E’ un ritorno al passato, a quando avevo iniziato“, conferma la cantautrice di Birmingham, Alabama, nella press-release di questo EP, composto per intero di materiale proveniente dalla prima metà degli anni ’10. Le sei canzoni scelte sono state nuovamente registrate con l’aiuto del produttore Brad Cook negli studi di proprietà di Justin Vernon a Eau Claire, nel Wisconsin.
Nonostante non sia dunque composto da inediti, ‘Great Thunder‘ in quanto EP è una pubblicazione che ha un suo perché, se non altro per la possibilità di venire a conoscenza di questa diversa versione di Katie, altrettanto affascinante e pure maggiormente emozionante di quella rock ‘n’ roll. La Crutchfield è ancora più sola rispetto alle tracce originali (una trentina di brani, tra cui quattro dei sei di questo EP, si possono scovare qui), ma in modalità significativamente più hi-fi. C’è lei e, ad alternarsi, un pianoforte o una chitarra acustica e poco altro. Proprio grazie alla scelta di ridurre all’essenziale la strumentazione, la sua voce guadagna particolare risalto e la sua interpretazione mostra un’inedita intensità. A fine ascolto, si può anche considerare un peccato la decisione di limitare la scaletta a soli sei brani: ampliato alla durata di un album intero, ‘Great Thunder‘ sarebbe entrato di diritto tra i migliori dischi di stagione.