Wild Nothing: ‘Indigo’ (Captured Tracks, 2018)

Genere: indie-pop | Uscita: 31 agosto 2018

Il riflesso di luce blu di un iPhone sul volto del suo utilizzatore è l’immagine che ha ispirato ‘Indigo‘, il titolo del nuovo album di Jack Tatum, in arte Wild Nothing. In realtà, è un disco che con la tecnologia non ha così tanto a che fare: è vero che le canzoni, registrate dal giovane cantautore della Virginia in presa diretta insieme al batterista Cam Allen e al chitarrista Benji Lysaght, sono state sapientemente rielaborate con il produttore Jorge Elbrecht (Ariel Pink, Gang Gang Dance, Japanese Breakfast) grazie ai moderni software di studio, ma l’approccio stilistico si avvicina con parecchia evidenza a quello che si aveva negli anni ’80, e non solo dalle parti della famigerata cassettina C86. Jack, così come nel precedente ‘Life Of Pause‘ (2016), vi aggiunge ambizione e easy listening, dosando però molto meglio gli ingredienti.

E’ vero infatti quello che si dice nella nota stampa: ‘Indigo‘ ha l’immediatezza dell’esordio ‘Gemini‘ ma anche una cura dei dettagli che Jack ha potuto acquisire con il tempo e con l’esperienza. E’ interessante questa virata verso ciò che allora era a cavallo tra alternative e mainstream, come Roxy Music, Kate Bush e soprattutto Fleetwood Mac, tutti citati nella press-release. Questo suo quarto LP ha così il pregio di una scrittura tornata ad essere diretta e centrata, che rimane a distanza di sicurezza da un certo manierismo edonistico tipico del periodo di riferimento (e dell’album precedente).

E’ questo un bilanciamento che funziona e dà anche una certa varietà a ‘Indigo‘, disco comunque saldamente nel solco di quello a cui Tatum ci aveva abituato, e dunque caratterizzato anche da piccole dosi di new wave e post-punk. Come tradizione, il musicista americano sforna quelle tre-quattro canzoni alle cui melodie è difficile resistere: ‘Letting Go‘, ‘Oscillation‘, ‘Canyon On Fire‘ e la so Eighties Partner In Motion‘, ad esempio. Insomma, le certezze nella vita non sono mai troppe, ma un gradevole album firmato Wild Nothing ogni due-tre anni arriva di sicuro.

VOTO: 🙂



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