A. Savage: ‘Several Songs About Fire’

🎵 Art-folk | 🏷️ Rough Trade | 🗓️ 5 ottobre 2023

Si è ricollocato a Parigi, A. Savage: “era il momento giusto per partire” ed “è la città europea in cui ho più amici”, racconta in questa intervista a Loud And Quiet. Gli Stati Uniti non sono più il posto per lui, “sono piuttosto spaventato da quanto sta succedendo”. È, questo, uno dei possibili significati del “fuoco” inserito nel titolo del suo nuovo album solista, ‘Several Songs About Fire’, che è qualcosa di diverso da quanto ha sinora pubblicato con i Parquet Courts, ma che mantiene il riconoscibilissimo tratto della sua scrittura, sia melodicamente che a livello di liriche.

A dispetto del titolo di cui sopra, il secondo album solista del co-frontman della celebre band newyorkese scorre calmo e riflessivo, prevalentemente acustico e molto più country-folk che rock. È un disco solo e soltanto di Andrew questo, e per chi è cresciuto in Texas come lui, quando si imbraccia una chitarra la tradizione locale si infila, anche senza volerlo, nelle composizioni. Se poi i modelli di riferimento sono Leonard Cohen e Patti Smith, “persone che sono diventate sempre più interessanti con il passare del tempo”, dice lui, che a 36 anni si sente in una fase di transizione personale che ha molto a che fare con le ragioni l’hanno portato a vivere lontano da casa.

Canta anche di questo Savage nel suo nuovo lavoro, davvero ben confezionato dalla raffinatissima produzione di John Parish, che rende le dieci canzoni in scaletta ancor più coinvolgenti di quanto già sono. ‘Elvis In The Army’ è forse l’unico brano che avrebbe potuto stare in un disco dei Parquet Courts, per il resto le riflessioni colte e spesso sarcastiche potrebbero anche provenire da un recente LP di PJ Harvey. Essenziali ma molto calde, senza perdersi negli arzigogoli della sua band principale. Ed è perciò che l’album solista del musicista texano trova ampia ragione d’essere, e fa sì che si riscontri grande piacere nell’ascoltarlo.

🙂



 

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