Cassia: ‘Replica’ (Distiller, 2019)

Genere: world-pop | Uscita: 5 aprile 2019

Macclesfield è una cittadina di 50.000 abitanti, più o meno a metà strada tra Stoke e Manchester. I Cassia sono nati e cresciuti lì, nell’uggiosa località in cui il 18 maggio del 1980 Ian Curtis si tolse la vita. Al contrario del celeberrimo concittadino, l’immaginario dei Cassia è però estremamente solare: i loro voli pindarici sono quotidianamente transcontinentali, e vanno a planare fino in Zambia, paese in cui il padre e il nonno del frontman Rob Ellis hanno vissuto per diversi anni. Fu lì che il Mr. Ellis senior poté avvicinarsi alla musica locale e rimpolpare la propria collezione di dischi con molto afro-beat: “Se ascolti un disco di Fela Kuti“, dice Rob, “non puoi non rimanere impressionato da quanta positività riesca a darti, ed è quello che vorremmo fare anche noi“.

E’ dunque l’esatto opposto della disperata cupezza dei Joy Division ciò che i Cassia hanno in animo di suonare e cantare; questa allegria mista a gioia di vivere permea ciascuna delle undici tracce di ‘Replica’, molte delle quali singolarmente già in giro da tempo. Paul Simon, Khruangbin e Vampire Weekend sono le influenze ‘occidentali’ citate dal giovane trio inglese, e in effetti tutto questo debutto potrebbe essere una frizzante variante di ‘Cape Kod Kwassa Kwassa‘. L’impressione però è che più che di una mera riproposizione di quanto già ampiamente mostrato dalla band di Ezra Koenig, si tratti di una sincera adesione ai medesimi principi. Le analogie in ogni caso non finiscono qui, anche a livello di live-set i Cassia hanno una comparabile reputazione di act divertente, tanto da averli portati a registrare diversi sold in giro per il Regno Unito anche prima dell’uscita di questo LP.

E’ del resto quasi inevitabile guadagnare buonumore dall’ascolto delle elettrizzanti canzoncine di Ellis e compagni, ai quali difetta forse solo un po’ di ripetitività. Certo, brani come ‘100 Times Over‘ (il migliore del lotto), ‘Small Spaces‘, ‘Get Up Tight‘ e ‘Out Of Her Mind‘ sono, per ciò che si prefiggono di fare, quasi perfetti. Chi fosse in spasmodica attesa per il nuovo album dei Vampire Weekend, può ingannarla con grande compiacimento ascoltando questo disco.

VOTO: 🙂



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