The Clientele: ‘I Am Not There Anymore’

Genere: prog-pop | Uscita: 28 luglio 2023

Alasdair MacLean e James Hornsey suonano insieme da oltre trent’anni, dopo essere divenuti amici ai tempi del liceo. Hornsey aveva scritto “Felt” sul proprio astuccio, e fu un ottimo pretesto di conversazione per MacLean, che era fan del gruppo e più in generale della scena jangle-pop di quegli anni. La delicatezza e il gusto che la loro band, i Clientele, hanno messo in ciascuno dei loro dischi, sono figli di quelle passioni giovanili, e rimangono inalterati in quella che oramai è la seconda parte della loro carriera. Negli ultimi quindici anni il trio londinese, di cui fa parte anche il bassista Mark Keen, ha rallentato la frequenza delle proprie pubblicazioni: se dal 2000 al 2010 i dischi pubblicati sono stati ben quattro più un mini-LP e una raccolta di rarità, si è poi dovuto attendere sette anni per l’album successivo, ‘Music Of The Age Of Miracles’ (2017), e altri sei per questo ‘I Am Not There Anymore’, che segna – forse inaspettatamente – un punto di svolta sia a livello musicale che di hype.

Non è un disco facile, questo: supera di tre minuti l’ora di durata, ospita ben 19 brani con escursioni jazz e neoclassiche, soprattutto nei tanti interludi che ne segnano l’incedere. È però ricco di diverse canzoni deliziose, lente e raffante quanto ammalianti e comunicative. Da più parti si parla del loro migliore lavoro di sempre; di certo è il più coraggioso, per cui c’è voluta tanta pre-produzione anche per imparare a utilizzare alcuni modernità tecnologiche. Gli va dato tempo di crescere, e qualche volta si può skippare alcuni intermezzi in effetti un po’ troppo prolissi, ma ‘Fables Of The Silverlink’, ‘Blue Over Blue’, ‘Claire’s Not Real’, ‘Through The Roses’, proprio per il loro sbucare senza preavviso da un mare di suoni e spoken-word, si fanno ancor più apprezzare. Se tutto ciò porterà alla consacrazione dei Clientele è arduo prevederlo, ma in caso sarà assolutamente meritata.

VOTO: 🙂



 

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